sabato 17 maggio 2014

Due fratelli legati indissolubilmente Eros e Anteros

Venere e Mercurio presentano a Giove Eros e Anteros, 1560-1565
Paolo Caliari detto il Veronese (1528 -1588)
Venere e Mercurio presentano a Giove Eros e Anteros, 1560-1565



Il Veronese, esprime, attraverso questa raffigurazione, la conoscenza verso i miti greci e le loro implicazioni sociali (e alchemiche).
Eros e Anteros sono fratelli, ma i miti greci sono discordi sulla paternità di questi bambini alati. Non è precisa la loro paternità, forse figli di Marte, ma anche frutto di un legame illegittimo addirittura con Ermes: il dio dei ladri e il messaggero degli dei olimpici. Anche i due fratelli erano legati fra loro, e fra le varie attribuzioni sembra che quella prevalente sia quella che uno è l'integrazione dell'altro, l'amore spirituale che ha bisogno per crescere anche dell'amore fisico (esistono molte altre interpretazioni di questi piccoli dei).
Certo che l'amore è una via privilegiata per liberare l'anima lo troviamo anche fregio invetriato della Villa medicea di Poggio a Caiano che ci descrive le sorti dell'anima e di come il piccolo Eros partecipi a questa evoluzione liberatoria dove l'individuo compie il suo cammino alchemico arrivando ad essere Dio. 
FUORI DAL TEMPO, CONSUMATO NEL TUTTO  IDENTIFICANDOSI CON DIO.Proprio Paolo Cagliari nel 1560 rappresenterà questo mistero, sulla scia delle appassionate ricerche condotte nell'Italia di Cosimo ed recepite da tutti gli artisti che diedero testimonianza di questo altissimo sapere! 



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