ROMA – Lo hanno spogliato e lo hanno dato in pasto a 120 cani affamati. Così è stato ucciso lo zio di Kim Jong-un, Jang Song-Thaek, definito dal Partito dei Lavoratori traditore della rivoluzione. E mentre i cani mangiavano lui, il dittatore, Kim Jong-un guardava.Era il suo mentore, ed era diventato la sua ossessione. E’ stato lo stesso Kim Jong-un ad ordinare l’esecuzione, la tortura. Jang Song-Thaek è stato gettato in una gabbia, insieme ad altri cinque collaboratori poi sono stati fatti entrare 120 cani, tenuti a digiuno per oltre tre giorni. Il tutto, secondo i media di regime, sarebbe durato circa un’ora. Sotto gli occhi, entusiasti, di Kim Jong-un.
La motizia è una bufala!
La cosa interessante è che a diffondere e dare risalto mondiale a questa bufala è stato un organo di stampa cinese notoriamente vicino alle posizioni del governo di Pechino; del resto l'epurato Chang Song-thaek era a capo dell'ala più filocinese del governo nordcoreano.
Sembra che il PCC non abbia troppa simpatia verso il nuovo autocrate di Pyongyang.
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