martedì 25 giugno 2013

Mistero al Museo Egizio di Manchester

La statua egizia si gira da sola, mistero al museo di Manchester
E' una statuetta del 1800 avanti Cristo, una telecamera immortala il movimento. "Sono vibrazioni" "No è una maledizione egizia" di Federico Ballardin MANCHESTER. L’hanno chiamata "La maledizione della statua rotante" e sta imperversando sulla rete da qualche giorno. La statua in questione è quella di Neb-Senu esposta al museo di Manchester dal 1933. E’ alta pochi centimetri e risale al 1800 avanti Cristo, fu trovata nella tomba assieme alla mummia del suo possessore; si tratta di un dono al dio della morte e dell’oltretomba Osiride: per capirci quello che solitamente viene rappresentato nelle pareti delle tombe egizie con la pelle blu (come quella dei morti appunto). Il fatto è che da qualche tempo questa piccola opera sta facendo impazzire gli inservienti del museo inglese che, ogni mattina, la trovano sistemata nella sua bacheca mentre mostra irrispettosamente le spalle ai visitatori. Chissà, forse ritiene la sua posizione poco consona al suo rango, magari pretende un posto al sole nel ben più celebre British museum di Londra, fatto sta che la sua rotazione di 180° precisi (si sa, gli antichi egizi in geometria avevano 10 e lode...) ha sollevato un mistero ancora irrisolto. Ovviamente, trattandosi di antichi egizi, non si poteva non tirare in ballo la solita maledizione, come quella ormai celebre (e altrettanto smentita) del faraone Tutankhamon. I regnanti del paese della "terra nera", infatti, erano soliti inscrivere nelle tombe anatemi di ogni sorta per scoraggiare i ladri di tesori. Evidentemente Neb-Senu non possedeva poteri degni di un faraone e si è limitato ad una maledizione "sbertucciatrice" da snob dignitario qual era. Nel tentativo di risolvere l’arcano o per immortalare gli antichi spiriti, è stata chiamata in causa la tecnologia: una telecamera fissa ha immortalato la rotazione apparentemente autonoma della statua che, effettivamente, compie il suo giretto mostrando infine le spalle al pubblico, reo evidentemente di non comprendere la grandezza di tale opera. Non è ancora stata data una spiegazione al fenomeno, qualcuno ha ipotizzato che possa essere una rotazione dovuta a leggere vibrazioni prodotte dai visitatori. I curatori del museo parlano invece di una sorta di maledizione. I più cinici parlano più pragmaticamente di trovata pubblicitaria per promuovere il museo. La notizia è stata ripresa dal Daily nmail e dall’Indipendent e chissà che dopo questa campagna mediatica Neb-Senu non ottenga una promozione in una sala dedicata al British museum. Il Giornale di Vicenza.it - Temi Continuativi - ARTE E CULTURA - News

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