venerdì 16 agosto 2024

L'edera e le sue proprietà psicomimetiche

 Nell'Antico Egitto, l'edera era consacrata ad Osiride, Signore della vegetazione, mentre i romani l'avevano associata al culto di Bacco, prendendo esempio dai greci, che la accostavano alla figura di Dioniso, chiamandolo anche Kissòs, nome greco della pianta; spesso Dioniso veniva raffigurato con una corona di edera sul capo ed il tirso, intrecciato anch'esso di edera, in una mano.

In uno dei numerosi miti che accompagnano la figura di questo Dio greco,si racconta di come si salvò da un devastante incendio, provocato da una folgore scagliata da Zeus, proprio grazie all'edera, che lo difese dalle fiamme che già stavano consumando il corpo di sua madre; inoltre, avvolgendosi attorno a tutta la casa, la sostenne durante le scosse di terremoto causato dalle folgori.
Da questi miti, spicca in maniera rilevante il lato protettore e amoroso della pianta, nonchè il legame con il perenne movimento, rappresentato dalla danza di Kissòs e ricordato dalla pianta nella sua serpeggiante e tenace crescita.
Ma molte altre sono le caratteristiche che legano in maniera indissolubile Dioniso e l'edera; ad esempio, pare che le sue foglie, se portate sul capo a mò di corona, riescano a mitigare l'ardore del vino, favorendo così la sua capacità di espandere la coscienza, assicurando la concentrazione e la forza di volontà, nonchè mantenendo l'energia vitale nella parte alta del corpo, in modo da non cadere vittime del sopore dato solitamente dall'alcool.

Questo ha fatto sì che gli adoratori del Dio se ne cingessero il capo durante i rituali in suo onore, nei quali venivano consumate dai Sacerdoti e dalle Sacerdotesse abbondanti quantità di vino, bevanda sacra in grado di far raggiungere lo stato di trance e di mettere in comunione con Dioniso stesso.
L'edera è stata spesso paragonata anche al serpente, proprio a causa del suo avanzare sinuoso e vorticoso sulla nuda terra. Questo le fa acquisire una simbologia indubbiamente ctonia, "fredda", ma anche calma e imperterrita... con infinita pazienza, è in grado di ricoprire interamente mura e case. L
Secondo la tradizione celtica, questa pianta era in grado di favorire uno stato allucinatorio se assunta assieme al vino stesso… Ma non erano solo i Druidi e coloro che volevano dare uno sguardo al futuro a beneficiare di questa pianta; il suo potere estatico era anche impiegato dai guerrieri, i quali venivano portati ad uno stato di frenesia, chiamato "Cù Roich" , durante il quale avrebbero visto la "luce dell'eroe". Questo dimostra come l'edera sia anche in grado di donare forza interiore e coraggio, risvegliando quel Guerriero spirituale che ognuno porta dentro di sè, e mostrandogli la via luminosa che lo poterà al cuore della persona in questione…
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