La decisione di riesumare Timur e i suoi discendenti venne presa nel 1941.
Non sappiamo esattamente, perché venne presa questa decisione, di riesumare Timur (Tamerlano il Magnifico) e i suoi discendenti nel 1941
Ufficialmente gli scavi furono avviati in occasione del 500° anniversario della nascita del poeta uzbeko Ali-Shir Nava’i (noto anche come Niẓām al-Dīn ʿAlīshēr Herawī) che visse nello stato dei Timuridi e fu in stretti rapporti con alcuni nipoti e discendenti di Tamerlano. Gli scienziati volevano scoprire dei fatti nuovi e speravano di poter trovare dei nuovi reperti da presentare all’opinione pubblica. Nel mese di giugno un grande gruppo di scienziati sovietici iniziò le operazioni. Più tardi Malik Kajumov, l’operatore che doveva filmare tutto il processo, ha detto in un’intervista che durante una pausa lui ha incontrato alcuni anziani che gli hanno parlato di una maledizione: non aprite la tomba, altrimenti ci sarà una guerra! Kajumov ha portato gli anziati dai dirigenti della spedizione, ai quali è stato mostrato un libro del XVII secolo dove, in arabo, era scritto: “Chiunque aprirà questa tomba, sguinzaglierà lo spirito della guerra. Ci saranno fiumi di sangue e orrori mai visti”.
Ecco che questa leggenda trovo ó scopo dato che il giorno dopo, il 22 giugno 1941, l’Unione Sovietica fu aggredita dalla Germania di Hitler!
Secondo la leggenda, la maledizione di Tamerlano venne riferita a Stalin e questi avrebbe ordinato di rimettere tutto dentro la tomba, si diceva che era diventato misticheggiante e pronto a tutto, pur di invertire il corso della guerra.
Comunque Stalin ordinò che tutto fosse rimesso in loco come era! Il 19-20 novembre 1942 i resti furono solennemente riseppelliti ricomponendo il tutto come era in origine. Per quanto possa sembrare inverosimile, proprio in quei giorni a Stalingrado era in corso la grande battaglia che segnò la svolta decisiva: le truppe sovietiche passarono alla controffensiva.
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