Il Tempio di Apollo a Didima, conosciuto come 𝗗𝗶𝗱𝘆𝗺𝗮𝗶𝗼𝗻, era uno dei più importanti santuari del mondo greco antico, dedicato al dio Apollo. Si trovava vicino all'antica città di Mileto, in quella che oggi è la Turchia occidentale. Questo tempio era famoso per il suo oracolo, secondo solo a quello di Delfi per importanza, ed era considerato uno dei centri religiosi più venerati del mondo greco.
Il complesso era situato presso la sorgente sacra di Didyma e originariamente ospitava un piccolo altare o edificio sacro. Successivamente, nel IV secolo a.C., durante il regno di Alessandro Magno, si decise di ricostruirlo in modo grandioso, dando vita a una delle strutture più imponenti del mondo antico.
Il tempio è di tipo diptero, cioè con due file di colonne su tutti i lati, ed è uno dei più grandi templi mai costruiti, con una lunghezza di circa 118 metri e una larghezza di 60 metri. Era circondato da 122 colonne ioniche alte circa 19,5 metri, un segno dell'architettura monumentale del tempo. La cella non era accessibile al pubblico. All'interno vi era una seconda costruzione più piccola e nascosta, dove si trovava la fonte sacra e dove i sacerdoti ascoltavano le profezie di Apollo. L'accesso all'oracolo era riservato ai sacerdoti e agli interpreti, che comunicavano i responsi divini.
Il sito di Didima era considerato sacro fin dall'epoca arcaica, e le sue origini risalgono almeno al VII secolo a.C. Durante questo periodo, il santuario di Apollo acquisì sempre più rilevanza. Nel 494 a.C., il tempio venne distrutto dai Persiani durante le guerre persiane, ma il culto non si interruppe mai completamente. Fu poi ricostruito in una forma ancora più imponente durante il periodo ellenistico. L'oracolo di Didima era uno dei più consultati del mondo greco, soprattutto nei momenti di crisi o decisioni importanti. Sovrani, condottieri e popolazioni intere si recavano al tempio per chiedere consiglio agli dèi. La leggenda narra che anche Alessandro Magno consultò l'oracolo prima delle sue conquiste.
Con l'avvento del Cristianesimo e la conseguente diffusione della nuova religione, il culto pagano di Apollo declinò, e il tempio fu gradualmente abbandonato. Durante il IV secolo d.C., sotto l'imperatore Teodosio I, vennero proibiti i culti pagani, segnando la fine definitiva delle attività del santuario.
Nel corso dei secoli, il sito di Didima fu dimenticato fino alla sua riscoperta e ai successivi scavi archeologici iniziati nel XIX secolo.
Il Tempio di Apollo a Didima era un simbolo della potenza religiosa e culturale della Ionia e del mondo greco, non solo per la sua imponenza architettonica, ma anche per la sua funzione oracolare che influenzava decisioni politiche e militari.
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