Campagna 1972: il delitto di Canzonissima fa parlare tutta l’Italia. Manganelli spara a Giuseppina Gonnella
1972: il delitto di Canzonissima fa parlare tutta l’Italia
‘Presto sarò su tutti i giornali’, disse il camionista di Trentinara Francesco Manganelli che con una lupara uccise la santona di Serradarce
IL FATTO. Negli anni ’50 a Serradarce, in Campania, un bambino muore travolto dal camion guidato dallo zio. Alla grave crisi familiare, il padre vuole ammazzare il fratello, sembra trovare una risoluzione la zia: Giuseppina Gonnella. Sarà lei a dichiararsi posseduta dallo spirito del giovane ed ogni giorno riceverà migliaia di pellegrini per ascoltarli e concedere grazie a risoluzione dei piccoli e grandi problemi di ogni giorno. Inizierà così il culto del Beato Alberto veicolato dalla zia sacerdotessa e coinvolgera non solo il Salento ma il centro e il sud Italia dove migliaia di pellegrini ogni giorno affluiranno a Campagna per trovare soluzione ai loro problemi fisici ed economici. La Zia del Beato Alberto sarà uccisa da un devoto che non ha ricevuto alcun beneficio dal potente intervento della donna. Dopo trentadue anni il culto, mai riconosciuto dalla chiesa, continua.
Il "santuario" di Alberto Glorioso a Serradarce
‘Presto sarò su tutti i giornali’, disse il camionista di Trentinara Francesco Manganelli che con una lupara uccise la santona di Serradarce
IL FATTO. Negli anni ’50 a Serradarce, in Campania, un bambino muore travolto dal camion guidato dallo zio. Alla grave crisi familiare, il padre vuole ammazzare il fratello, sembra trovare una risoluzione la zia: Giuseppina Gonnella. Sarà lei a dichiararsi posseduta dallo spirito del giovane ed ogni giorno riceverà migliaia di pellegrini per ascoltarli e concedere grazie a risoluzione dei piccoli e grandi problemi di ogni giorno. Inizierà così il culto del Beato Alberto veicolato dalla zia sacerdotessa e coinvolgera non solo il Salento ma il centro e il sud Italia dove migliaia di pellegrini ogni giorno affluiranno a Campagna per trovare soluzione ai loro problemi fisici ed economici. La Zia del Beato Alberto sarà uccisa da un devoto che non ha ricevuto alcun beneficio dal potente intervento della donna. Dopo trentadue anni il culto, mai riconosciuto dalla chiesa, continua.
Il "santuario" di Alberto Glorioso a Serradarce
2 commenti:
Serradalce non è in Salento.
Non hai letto con attenzione: si dice che il paese è in Campania, ma che il culto del Beato Alberto coinvolge anche il Salento, devi leggere con attenzione prima di fare osservazioni inopportune!
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