Horace Walpole ha inventato il romanzo “horror” (o “gotico” come si diceva nell’ottocento), quando scrisse il cupo e intricato "Il Castello di Otranto" che diede la stura a un genere letterario che tra Frankenstein, Dracula e Golem fece gran successo nell’800 e proseguì con Lovecraft e Stephen King fino ai giorni nostri.
E' inoltre, grazie al suo immenso epistolario, pieno di deliziose e superficiali considerazioni su tutti i campi del sapere e dell’arte, il padre del “forumismo generalista” pur se fatto con i mezzi epistolari dell'epoca, anziché digitali.
Infine, ha inventato la serendipity; una parola intraducibile in italiano che indica la sensazione che si prova quando si scopre una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra.
E appunto per un colpo di serendipity - ero in missione al British Museum per conto di Esoterismo, ma stavo cercando il Teschio di Cristallo - ho scoperto che Horace Walpole era anche un collezionista di oggetti esoterici.
Sono infatti di suo pugno le note scritte sulla custodia del misterioso specchio di ossidiana nera che faceva parte della sua collezione esoterica, finita oggi in una vetrina un po' nascosta del British Museum.


Lì si legge che lo Specchio Nero era appartenuto al Dr. John Dee, matematico, geografo, alchimista, astrologo, astronomo, navigatore e occultista, presso la corte della regina Elisabetta I.
Secondo la didascalia del Museo, il misterioso Specchio Nero Azteco serviva a Dr. John Dee per evocare gli spiriti, ma credo che questa sia una lettura superficiale!