giovedì 14 febbraio 2013
Riti sessuali nella tomba etrusca forse svelato l'ultimo mistero dei Templari
Da Repubblica Roma / Cronaca
Riti sessuali nella tomba etrusca
svelato l'ultimo mistero dei Templari
A rivelare il segreto sono i graffiti incisi in un sepolcro di Tarquinia: la "Tomba Bartoccini", scoperta nel '59 e restaurata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria Meridionale
di SARA GRATTOGGI
Un misterioso rito a sfondo sessuale, suggellato da un giuramento. A svelare l'ultimo segreto dei Templari sono i graffiti incisi in un sepolcro etrusco di Tarquinia: la "Tomba Bartoccini", scoperta nel '59 e restaurata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Etruria Meridionale, che martedì prossimo ospiterà la presentazione del libro Graffiti templari. Scritture e simboli medievali in una tomba etrusca di Tarquinia. Alla base del testo, edito da Viella, la scoperta del paleografo Carlo Tedeschi, dell'Università di Chieti.
Uno studioso che, interpretando simboli religiosi e graffiti in volgare sulle pareti del monumento, ha ricostruito pratiche finora sconosciute dell'ordine religioso forse più controverso della storia. "Le scritte sono esplicite: si annotano, con formula ricorrente, atti sessuali compiuti nel sepolcro con i nomi dei partner" racconta Tedeschi. Che si rese conto dell'origine medievale (databile intorno al XIII secolo d. C.) e non etrusca di quelle parole già nel 2000.
A portare Tedeschi sulle tracce dei Templari, una serie di indizi che, insieme, si sono trasformati in prove: "All'inizio pensavo fosse un luogo di piacere usato dagli abitanti della zona, poi la ripetizione del testo in maniera formulare mi ha fatto intuire che si trattasse di un rito. Un'ipotesi confermata da un graffito in cui si citava un giuramento e da una scritta in latino in cui si dichiarava che quella era la grotta del frate maestro Giovanni".
Gli ordini religiosi che prevedevano il titolo di maestro erano pochi e i simboli presenti hanno condotto Tedeschi alla soluzione: quel luogo fu scelto dall'ordine per tenere i propri riti, forse vere e proprie iniziazioni, al riparo da occhi indiscreti. "Quando dopo il 1307 cominciarono i processi ai templari, messi fuorilegge da Filippo il Bello, uno dei capi d'accusa riguardava proprio le pratiche sessuali con cui si sanciva l'accettazione di un nuovo adepto. Non sappiamo se il caso di Tarquinia sia un'eccezione o una prova di una pratica diffusa".
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