giovedì 17 gennaio 2013

L'Alessandria d'Egitto di Alessandro Magno e le affinità con la fondazione diVerona romana

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La planimetria della Verona Romana

L'articolo che segue ci informa che Alessandria d'Egitto ha allineato il suo piano urbano del tipo ortogonale (come il decumano e il cardo delle città romane) con due strade principali che si intersecano , il cardo e il Canopo (dedicato a Serapis).Colpisce che anche Verona l'attuale cardo si ottenga con l'allineamento di due punti: quello dato dall'antica nascita iliaca della stella dei re ovvero Regolo della costellazione del Leone e con il tramonto di Artuto della costellazione del Boote(questo è verificabile applicando le variazioni dovute nei secoli alla precessione degli equinozi). 
 E' Giulio Magli, archeoastronomo del Politecnico di Milano, che ci informa sull'allineamento della città di Alessandria d’Egitto, sede di una delle sette meraviglie del mondo antico, il possente Faro. Inoltre l'altro allineamento cardine potrebbe essere legato astronomicamente al suo fondatore: la principale strada che attraversa la città da est a ovest non segue la costa, ma segna la posizione del Sole all’alba nel giorno della nascita di Alessandro Magno nel IV secolo a.C. “Con un leggero spostamento del giorno, il fenomeno è visibile ancora oggi”, spiega lo studioso.
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L’antica Alessandria venne progettata intorno a un asse longitudinale principale chiamato “Via Canopica”. Questa però non era parallela alla costa ma, nel giorno della nascita di Alessandro Magno, il 20 luglio 356 a.C., il Sole nasceva “in allineamento quasi perfetto con la strada”. Anche la “stella dei re”, Regolo, della costellazione del Leone, sorgeva in allineamento quasi perfetto con la Via Canopica, ma da allora l’orbita della Terra è cambiata abbastanza che questo fenomeno non succede più. L’architettura realizzata grazie all’astronomia era comune nel mondo antico, dice Magli. La Grande Piramide di Giza, per esempio, è in linea con incredibile precisione lungo i punti cardinali, al punto da richiedere l’utilizzo delle stelle come punti di riferimento. Gli egizi, che Alessandro conquistò, associavano da tempo il dio del sole Ra con i loro faraoni. “Allineare la città [di Alessandria] al Sole nel giorno della nascita di Alessandro era un modo di incarnare nel progetto architettonico un esplicito riferimento al suo potere”, precisa Magli. I ricercatori Magli e Luisa Ferro stanno attualmente esaminando altre città fondate da Alessandro e da governanti successivi per vedere se il modello solare ebbe altre applicazioni. I risultati potrebbero aiutare i cercatori della tomba perduta di Alessandro. I testi antichi sostengono che il corpo del re fu posto in una bara d’oro in un sarcofago d’oro, poi sostituito con il vetro. Della tomba, che si trova da qualche parte in Alessandria, si sono perse le tracce. Live Science Da: Oxford Journal of Archeology Tags: alessandria d'egitto, archeoastronomia, Giulio Magli

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