lunedì 3 febbraio 2014

Streghe e fate: Donne che danzano per trovare l'estasi

Sciamanesimo Italiano: Donne che danzano alla Luna



L’aria tersa a volte pungente di odori speziati, accompagna le sere in cui Miti e Magia si fanno spazio nelle case e nelle credenze.
La tecnica e la civiltà hanno apportato benefici anche nel paese in cui io sono cresciuta Trebisacce (cs), ma sopravvivono, per fortuna, sebbene in forma ridotta, peccato, le pratiche magiche nei racconti dei Nonnni e nelle favole antiche. 
Vedete gli antichi credevano davvero in Dio in colui che disse: << chiedete ed otterrete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto!>>
Conoscevano la fede sapevano davvero in cuor proprio che le parole delle preghiere edegli incanti avrebbero dato il risultato richiesto...
Il loro cuore era puro e il dubbio stava lontano!
Certe credenze oggi tornano alla ribalta con le nuove teorie dell'autostima e del pensiero positivo, senza contare la Pnl e tutto il resto!
Sotto forma moderna, spogliate dall'alone magico e misterico delle favole e delle pratiche magiche, oggi a fior fiori di centinaia di euro ci vendono gli antichi insegnamenti che gli anziani conoscono da sempre...le vendono come fossero loro invenzioni...nuove e moderne...mentre dietro vige coscienza infinita di secoli e secoli.
Nel sud Italia queste millenarie tradizioni e credenze non si sradicano facilmente, perché favorite da precarie forme di assistenza sociale, dalla presenza di una economia agricola antiquata, da una prospettiva incerta del futuro, da una mentalità ancorata a vecchi sistemi.

L’unica libertà che aveva il contadino o il pescatore consisteva nel desiderio inconscio di liberarsi dalla schiavitù, evadere da una realtà opprimente, senza la prospettiva di un avvenire migliore. Soltanto la magia gli avrebbe consentito di sanare le ataviche piaghe della miseria, di proteggersi dall’ignoto, dalle avverse forze astrali e terrestri, dalla paura. Per difendersi dalla potenza del negativo nella vita quotidiana, ha creato e tramandato formule e pratiche magiche: scongiuri per allontanare la grandine, la siccità, la tempesta; filtri per conquistare il cuore della persona amata; talismani contro il malocchio o l’invidia; malefici per soggiogare, con l’aiuto di potenze elementali evocate, la volontà altrui; far contrarre malattie; abbreviare la vita.

Secondo la credenza contadina, l’universo era governato da forze arcane che non potevano essere spiegate con la ragione o con la scienza. Tutto era dominato da elementi contrapposti che si attraevano e si respingevano: Dio e il diavolo, il bene e il male, la vita e la morte, la vigoria fisica e la malattia. Soltanto il mago, mediante fluidi magnetici e poteri extrasensoriali, pratiche e formule misteriose, poteva debellare le forze ostili della natura; e l’uomo ricorreva a lui per ricevere un antidoto contro le sciagure, le paure dell’ignoto, le frustrazioni della vita. 
La guaritrice era al contempo medico e levatrice, custode e mediatrice, tutti le si rivolgevano per consigli guida e anche per ricevere semplici tisane calmanti e per riposizionare una slogatura.
La magia popolare, arcaica e ricca di tradizione oggi è viva ancora in me nei miei allievi e in un ristretto numero di persone che fanno parte del grande popolo della luce!


Sciamanesimo Italiano: Donne che danzano alla Luna

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