Nel 1927, in Italia c'erano almeno sei/sette industrie aeronautiche; e i trasvolatori italiani facevano record e trasvolate prima e meglio di Lindbergh.
Lo leggo su una rivista dell'epoca, dall'immaginifico titolo "L'ala d'Italia".
E' incentrata sulle epiche trasvolate del nostro Lindbergh, il Generale Francesco de Pinedo, ma la cosa che mi ha più incuriosito sono le inserzioni pubblicitarie.
Si tratta di xilografie a due o tre colori di taglio vagamente futurista e tutte di un artista che si firma Negrin.














Naturalmente non manca, al centro della rivista, una  immagine agiografica del Duce in abito di aviatore: Lui doveva esserci sempre