" partita da una religione del rito, per certi aspetti cavillosa, ma tesa ad una sua perfezione, anche se del tutto formale, per approdare alla perfezione dell'anima predicata da Porfirio, la storia del paganesimo romano
ha in se l'impronta di un'avventura spirituale. Tedosio proibiva persino di ornare un'albero con le sacre bende, di formare un'ara con qualche zolla erbosa strappata dal terreno.
le forme più popolari e più toccanti della devozione pagana sono quelle che hanno resistito più tenacemente nelle campagne, forme tanto spesso cristianizzate e ribattezzate con il nome di un santo, queste le ultime metamorfosi del paganesimo, di un paganesimo non soltanto romano, ma persino pre-romano di culti venuti dal profondo del neolitico
Jacqueline Champeaux dottoressa in letteratura latina alla Sorbona
da : la religione dei Romani. il mulino editore
lunedì 22 dicembre 2008
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