venerdì 20 febbraio 2009


È morto il 17 maggio scorso in un ospizio di Englewood (Gran Bretagna), a 92 anni, il professore della Columbia University John F. Lattimer. Urologo, esperto balistico che tra i primi esaminò il corpo di John Fidgerald Kennedy, Lattimer si divertiva nel tempo libero a collezionare reliquie militari e resti umani. Tra di essi c’era anche il pene di Napoleone Bonaparte. Leggenda vuole che l’organo riproduttivo dell’Imperatore francese sia stato fatto decurtare da uno dei suoi nemici, il clerico Vignali, che al generale non aveva mai perdonato alcune pesanti allusioni sulle sue presunte defaillance sessuali.
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Una storia a pezzi, se la crisi perdura venderemo reliquie, sperando di
trovare qualcuno che le compri!

La mano di San Francesco Saverio, il pene di Napoleone, il cervello di Einstein: cimeli consevati, venduti ed esposti in giro per il mondo
CARLA RESCHIA
Il cervello di Einstein è stato affettato nel nome della scienza e distribuito a diverse istituzioni scientifiche, anche se il nucleo centrale è conservato all’ospedale di Princeton. La testa di Oliver Cromwell, il puritano di ferro che nel 1600 abbattè la monarchia inglese, dal 1960 la trovate in una cappella di Cambridge. Una collocazione più conveniente rispetto a Westminster Hall, dove rimase esposta per 20 anni, infilzata su una lancia, dopo la sua esecuzione postuma.

Il pene di Napoleone è proprietà privata di un urologo americano, che si è aggiudicato a un’asta per 40 mila dollari il prezioso cimelio, sottratto al corpo del rivoluzionario diventato imperatore da un sacerdote, Ange Vignali, che ebbe occasione di assistere all'autopsia e pensò di trarne qualche vantaggio.

E’ la Cnn a ripercorrere le bizzarre vicende post mortem toccate a celebri personaggi storici, o meglio ad alcune loro parti più o meno intime. Un destino curioso di smembramento e dispersione che accomuna condottieri, scienziati, santi e persino omicidi come John Wilkes Booth, assurto all’onore delle cronache per aver ucciso a teatro il presidente statunitense Abraham Lincoln. Assassinato prima del processo, Booth fu sottoposto ad autopsia e alcune vertebre della schiena furono rimosse per capire dove fosse entrata la pallottola mortale. Resta da capire, e la storia del resto non spiega, perché quelle vertebre oggi si trovino in mostra al National Museum of Health and Medicine di Washington.

Ma la sorte più curiosa è toccata a San Francesco Saverio, amatissimo evangelizzatore dell’Asia che, dopo la morte, nel 1552, fu letteralmente fatto a pezzi dai cultori di reliquie: oggi metà della sua mano sinistra si trova a Cochin, nel Sud dell’India, mentre l’altra metà è a Malacca, in Malesia; un braccio è custodito a Roma e quel che resta è sepolto a Goa. Ma ci sono molte città, sparse nel mondo,che vantano il possesso di parti dei suoi organi interni.

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