giovedì 24 ottobre 2019

Belisama, dea del Fuoco

Belisama era la compagna di Belanu e deriva dalla stessa radice proto-indoeuropea "Bel", Luce.
Come il suo compagno Belisama era adorata in Europa continentale dall'Illiria alle isole britanniche, da Iberi, Liguri e Celti ed era la Dea del Fuoco, quindi importantissima.
E' stata collegata a Brigid e poi in periodo Gallo-Romano con la dea Minerva.
Era connessa anche con la luce, con le arti e con i corsi d'acqua. Molte sono le iscrizioni trovate a lei dedicate. Famose quelle di Vaison-la-Romaine in Provenza che indica la dedica di un Nemeton alla divinità, e quella di Saint-Lizier in Aquitania che la associa appunto a Minerva.
In epoca romana, il fiume Ribble in Inghilterra era conosciuto con il nome di Belisama.
Il Biancospino era la pianta sacra alla Dea, con la quale avrebbe segnalato a Belloveso il luogo in cui fondare Milano. Sempre legata alla fondazione di Milano e alla Dea era la Scrofa bianca, animale sacro e simbolo della città Lombarda che venne in seguito maschile transformandosi nel Cinghiale Bianco, sacro al dio Lugh.
Molto interessante è notare che alla Dea, come abbiamo visto più su, erano dedicati Nemeton: questa usanza continua ed è arrivata fino a noi tramite le cappellette che ancora oggi si trovano in campagna di solito all'inizio o all'interno di un bosco o di quello che un tempo lo era. Al loro interno si trova sempre una Madonna a cui si offrono fiori freschi….
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