venerdì 29 marzo 2013
Il presidente della Repubblica Italiana scelto da Bilderberg
Il Bilderberg nomina il presidente della repubblica italiana
di Ida Magli - 27/03/2013
Fonte: italianiliberi
In un recente passato, che appare però lontanissimo, era stata
promessa agli Italiani l’elezione diretta del capo dello Stato. Naturalmente
non se n’è fatto nulla. In una cosa sola i nostri governi, quali che siano
le loro ideologie e i loro orientamenti politici, sono tutti “montiani”:
decisi e rapidissimi soltanto nell’aumentare le tasse. Per tutto il resto
tempi biblici in attesa che svanisca anche il ricordo delle promesse fatte.
Dunque niente elezione diretta del Presidente. Ma c’è invece chi lo sceglie
per noi e senza chiedere il permesso a nessuno: quel Potere che in silenzio
ha progettato e imposto l’unificazione europea, che ha progettato e imposto
la moneta unica e che continua a presiedere a tutte le vicende più
importanti dei singoli Stati i quali obbediscono anch’essi nel più assoluto
silenzio.
Sono uomini di cui non conosciamo altro che le facce e i nomi dei loro
messi, di quelli mandati a mettere in atto la loro volontà, ma che possiamo
riconoscere a colpo sicuro da un solo comune connotato: l’andamento
disastroso di tutte le loro imprese, il fallimento di ciò che realizzano.
Di fronte ai nomi ventilati in questi giorni dai giornali come
possibili Presidenti: Amato, Prodi, D’Alema, ci potremmo domandare quanti
voti avrebbero preso se gli Italiani fossero stati chiamati a votare.
Sicuramente nessuno, o quasi. Sono stati già abbondantemente bocciati in
precedenza e di conseguenza i loro nomi vengono indicati da un potere
estraneo alla democrazia e che li impone esclusivamente in funzione del
progetto euro finanziario che deve fare da apripista al governo finanziario
mondiale. Non abbiamo sentito fino ad ora reazioni di nessun genere da parte
dei politici: davanti al Potere nascosto dietro all’Europa nessuno parla.
Abbiamo però già assistito a suo tempo all’esaltazione come Capo dello Stato
di Ciampi, entusiasta fautore dell’euro in coppia con l’astutissimo Prodi
con il quale ha provveduto a svendere e a spogliare di quasi tutti i suoi
beni l’Italia pur di riuscire a farla entrare nello spazio paradisiaco dell’euro.
Ne deduciamo che il compenso stabilito sia sempre lo stesso: prima dimostri
di essere un servo fedelissimo del Potere finanziario europeo e mondiale,
adempiendo al compito che ti è stato assegnato quali che siano le sofferenze
e i danni che apporti alla tua patria e ai tuoi concittadini, poi diventi
presidente della Repubblica. Lo stesso ragionamento, mutati i compiti e le
situazioni, vale per gli altri nomi. La presidenza della repubblica italiana
è appaltata al Bilderberg.
Adesso, però, che abbiamo fatto una lunga e dura esperienza della
quasi assoluta mancanza d’intelligenza che caratterizza i soci del
Bilderberg e i loro emissari, montiani o meno, testimoniata chiaramente dai
disastri che seguono alle loro imprese, sarà bene che i politici guardino in
faccia la realtà. Anche a voler prescindere dai fatti che abbiamo sotto gli
occhi (è di questi giorni il macroscopico pasticcio combinato a Cipro) non
sono pochi gli analisti finanziari che prevedono un possibile crac dell’euro
per il secondo trimestre e, se non un crac, delle difficoltà sempre più
gravi nella gestione dell’economia in Europa. Sarebbe davvero poco
“divertente” trovarsi fresco di nomina a capo della Repubblica e mandare in
giro per il mondo a rappresentare gli Italiani proprio uno dei responsabili
del crac.
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