lunedì 18 marzo 2013
Il colosseo nato anche come Tempio Sacro
di Laura Larcan: "Colosseo, svelati i simboli segreti nascosti nel monumento"
Il Colosseo non sarebbe stato solo la più grande macchina hi-tech per spettacoli dell’antichità. Non solo l’arena dei fasti gladiatori macchiata di sangue e violenza. Ma sembra che sia stato anche un «tempio sacro» che avrebbe celebrato il significato della rigenerazione della civiltà romana.
GLI INDIZI
A confermare questo ruolo, ci sarebbero indizi nascosti in tutto il monumento. Basta saperli vedere. Come le uova «segrete», simbolo di rigenerazione, presenti nella raffinata decorazione dei capitelli. Leggibili sul lato Nord dell’Anfiteatro Flavio, l’unico sopravvissuto nell’intero alzato di 50 metri, visibile da via dei Fori Imperiali. E’ questa la suggestiva teoria dell’architetto Piero Meogrossi, che per oltre vent’anni è stato direttore tecnico del Colosseo, e famoso per aver guidato con l’equipe della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma i restauri di alcuni dei principali monumenti della città, dall’Appia Antica con la Villa dei Quintili al Palatino e Foro Romano. Le sue ricerche saranno illustrate oggi al Ministero per i beni culturali in una conferenza dal titolo «Roma-Minerva per il sogno di Europa» (ore 17), che inaugurerà la mostra personale «Arte & Scienza neo antica» di disegni che illustrano «una vita» di studi sull’antichità.
«Se si ha la pazienza di aguzzare la vista - racconta Meogrossi - si scoprirà che un uovo è perfettamente visibile al centro ci ciascun capitello corinzio del terzo ordine di fornici del Colosseo e in tutti i capitelli compositi del quarto, che corrisponde all’attico finale. In genere, sulla sommità arcuata dei capitelli appare sempre una rosetta, qui invece c’è un ovale, almeno in quelli sopravvissuti all’incuria e al tempo». Ovali scolpiti nel travertino e consumati dallo smog. L’arcano, ma sotto gli occhi del mondo. E non è finito qui. Come avverte Meogrossi, «Il Colosseo è costellato di simboli di uova. La forma stessa dell’Anfiteatro Flavio non è una ellisse, ma un ovale. Ci sarà un motivo. Molto banalmente l’uovo rappresenta la forma simbolica della rigenerazione.
MISURE SACRE
Il Colosseo non è solo luogo per scannarsi, ma un tempio sacro dove celebrare la rigenerazione della civiltà romana. Almeno nell’epoca dei Flavi». D’altronde, come ricorda Meogrossi, il sangue faceva parte della sacralità dei «giochi» che fin dall’antichità erano concepiti come danze e rituali di iniziazione in cui si esprimeva la lotta dell’uomo contro la natura. Ma c’è dell’altro. Il Colosseo diventa il cuore delle ricerche di topografia antica di Meogrossi secondo cui, «nulla nell’antica Roma era posto a caso».
«In origine il Colosseo è il catalizzatore delle misure sacre di Roma, cioè è un luogo cruciale come il Partenone per Atene, dove si celebrano le misure sacre per la rigenerazione della città». Secondo Meogrossi Roma è infatti ordinata secondo un asse che segue l’allineamento dei sette pianeti verificatosi nel cielo all’alba del 21 aprile del 753 a.C. (Natale di Roma). Secondo questo asse, il centro esatto del Colosseo (cioè del suo ovale) coincide con il centro della Sala Ottagona della Domus Aurea, con i centri dell’Arco di Costantino e del labirinto-fontana del Palatino. L’asse del Colosseo, tra la sua Valle e il Palatino, risulta perfettamente perpendicolare all’asse segnato dall’antica via Lata (oggi via del Corso): «Non altro che il sistema del cardo e decumano di Roma».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento