mercoledì 29 aprile 2009

Rogazioni processioni propiziatorie dei raccolti


Nei tempi pagani diverse processioni si svolgevano nelle campagne, nei prati sulle colline come nelle valli montane , chiamate "ambarvales", venivano compiute allo scopo di propiziare il buon esito dell'annata agraria.
Il mondo cristiano se ne appropriò dando il nome di rogazioni; Dal latino rogatio, ´preghiera´.Le funzioni rimanevano le stesse; pubbliche processioni di supplica, accompagnate dalla recita delle litanie dei santi (le divinità legate alle fecondità e all'abbondanza ), che si facevano per propiziare il raccolto e la salute delle piante e degli animali.

Ovidio ne descrisse una, che si svolgeva a Roma il 25 aprile dalla via Flaminia fino a Ponte Milvio, ove in un boschetto dedicato al dio "Robigo" (Ruggine) venivano sacrificati una cagna e una pecora. Alla fine del VI secolo, con il papa Gregorio Magno, la Chiesa "cristianizzò" queste processioni pagane. Papa Gregorio, nel suo "Sacramentario", definì questo rito "Litania maggiore" (Litania quae maior appellatur). Ai tempi nostri la Chiesa ha preferito non imporre più ai fedeli questo rito, lasciando alle Conferenze episcopali la libertà di accoglierlo o di farlo cadere. Da ciò derivano le numerose varietà e consuetudini locali che caratterizzano questi riti.
IL PAGANESIMO VIVE IMPERITURO SOTTO FORME E NOMI DIVERSI

1 commento:

Unknown ha detto...

grazie Luigi, sempre interessante!