giovedì 30 aprile 2009
Thermite. La prova scientifica della demolizione delle torri
di John S. Hatch - 29/04/2009
Fonte: Come Don Chisciotte
Un recente articolo pubblicato da nove noti scienziati sulla rispettabile
rivista scientifica soggetta a peer-review “Open Chemical Physics Journal”,
offre prove inconfutabili riguardo al fatto che la polvere derivata dal
crollo delle Twin Towers e dell’edificio 7 del World Trade Center contenga
piccoli campioni intatti di Thermite. [1]
La Thermite è un agente altamente esplosivo consistente soprattutto in
alluminio e ossido di ferro, e viene normalmente utilizzato per tagliare l’acciaio
nelle demolizioni controllate, nonchè nelle saldature e nell’ambito
militare.
Utilizzando il microscopio elettronico, la “scanning electron microscopy”,
la spettroscopia dispersiva differenziale a raggi-X (“X-ray energy
dispersive spectroscopy”) e la calorimetria differenziale, gli scienziati
sono stati in grado di dimostrare che la Thermite individuata era di un tipo
speciale chiamato Nano-Thermite o Superthermite. Essa brucia ad una
temperatura elevata e ha una più bassa temperatura di accensione rispetto
alla Thermite normale, inoltre viene prodotta in laboratori come il
“Lawrence Livermore” che, guarda caso, è lo stesso laboratorio in cui venne
prodotto l’antrace spedito poco dopo l’ 11 Settembre.
Nella foto: acciaio fuso cade dalle torri prima del crollo.
[Le colonne di acciaio delle torri tranciate di netto.]
La Nano-Thermite non può essere presente accidentalmente nei campioni di
polvere prelevati in quattro luoghi diversi, né poteva essere il risultato
delle operazioni di pulizia a ground-zero, dato che uno dei campioni fu
recuperato all’incirca dieci minuti dopo il crollo della seconda torre.
Tutti i campioni mostrarono la stessa struttura e composizione.
Ciò potrebbe spiegare il fiume di acciaio fuso (non alluminio) caduto da una
delle torri, e il fatto che l’acciaio fuso stesso rimanesse tale tra le
macerie per più di un mese dall’avvenimento dell’attacco.
Non esistono spiegazioni scientifiche per questo fenomeno se non quella dell’uso
della Thermite, che può raggiungere temperature di 3500 gradi Celsius,
mentre, se sottoposto a condizioni di temperatura normali, il combustibile
per aviogetti raggiunge a malapena i 285 gradi Celsius. Ciò spiegherebbe tra
l’altro anche la velocità di caduta, normalmente impossibile dal punto di
vista fisico, dei tre edifici, e il loro crollo così uniforme.
E allora, cosa significa tutto questo? Significa che ci sono le prove (che
finora nessuno è riuscito a confutare) che gli edifici del WTC (e più di
tremila vite, contando anche le morti dei primi soccorritori e dei normali
cittadini di NYC causate dalla polvere) sono caduti grazie ad una
demolizione guidata in una maniera pianificata e decisa da qualcuno dell’amministrazione
Bush, molto probabilmente per fungere da “evento catalizzatore” , la nuova
“Pearl Harbor” ingenuamente definita dalla neo-con PNAC (Project for the New
American Century) e designata a galvanizzare i cittadini americani a
sostegno dell’attacco ad altre nazioni e alla restrizione dei diritti umani
a casa propria. La “Full Specter Domination”.
Questa fu la scusa per invadere l’Afghanistan e l’Iraq (c’erano anche dei
piani militari per conquistare la Siria e l’Iran, e forse altri paesi ), per
giustificare lo spionaggio domestico, le sparizioni, le torture ed i
massacri. Massacri basati sulle bugie e sull’inganno, e sull’uccisione di
cittadini americani.
Sapendolo, come di certo egli saprà a tutt’oggi, che l’11 Settembre è stato
concepito e attuato non da qualche sperduta e buia caverna dell’Afghanistan,
ma piuttosto da qualche bunker nel freddo e umido Cheneystan , siamo sicuri
che il presidente Obama continuerà ad insistere con il suo “guardare avanti”?
Quanto profonda è la riserva americana di negazioni e smentite?
Provo dolore per tutte le vittime dell’11 Settembre, passate, presenti e
future, ma specialmente sono tormentato per tutti quei poveracci che hanno
scelto di buttarsi o sono caduti verso la morte. Sicuramente coloro che
hanno compiuto questo scempio devono essere messi nelle mani della
giustizia. Altrimenti l’America non guarderà mai avanti. Ha gli occhi chiusi
e ciechi mentre farfuglia grosse stupidità.
[1] Vale qui la pena di riportare la traduzione della frase finale nelle
conclusioni dell'articolo citato: “Sulla base di queste osservazioni
concludiamo che lo strato rosso delle scheggie [chip] rosso-grigie da noi
trovate nella polvere del World Trade Center è materiale termitico attivo
ancora non sottoposto a reazione, incorporante della nanotecnologia, ed è un
materiale pirotecnico o esplosivo fortemente energetico.” N.d.r.
John S. Hatch è uno scrittore e regista di Vancouver. Mail:
john.s.hatch@gmail.com
Titolo originale: "Thermite"
Fonte: http://informationclearinghouse.info
Link http://informationclearinghouse.info/article22408.htm
14.04.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ADERLAIS
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5841
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