lunedì 13 aprile 2009

FRIEDRICH NIETZSCHE




Cristianesimo come antichità. - Quando la domenica mattina sentiamo rimbombare le vecchie campane ci chiediamo: Ma è mai possibile! suonano per un ebreo crocifisso duemila anni fa, che diceva di essere figlio di Dio. La prova di una tale asserzione manca. - Certo per i nostri tempi la religione cristiana è un'antichità arrivata fino a noi da un lontano passato, e il fatto che si creda a quell'asserzione - mentre di solito si è così severi nella verifica di eventuali rivendicazioni - è forse la cosa più vecchia di questa erediti. Un dio che genera un figlio con una donna mortale, un saggio che invita a non lavorare più, a non giudicare, e a fare attenzione invece ai segni dell'imminente fine del mondo; una giustizia che accetta l'innocente come vittima vicaria; uno che ordina ai suoi discepoli di bere il suo sangue; preghiere di interventi miracolosi; peccati commessi contro un dio, espiati da un dio; paura di un Aldilà la cui porta è la morte; la figura della croce come simbolo, in un'epoca che non conosce più il significato e l'ignominia della croce - che vento di orrore soffia da tutto ciò, come dalla tomba di un passato antichissimo! Chi crederebbe che si creda ancora a cose simili? Umano, troppo umano

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