Statuetta in terracotta di Iside-Afrodite Anasyr(o)mene - periodo greco-ellenistico, III-II secolo a.C. - da Egitto, Naucrati - 20x8,8 cm – Museum of Fine Arts, Boston, Usa
In epoca ellenistica e romana, l'identità di Afrodite era spesso fusa con quella delle dee egiziane della fertilità: Iside, Hathor e Bubastis. Questa statuina rappresenta Iside-Afrodite anasyromene o Iside-Bubastis. La figura solleva la tunica a maniche corte per rivelare la sua zona pubica e indossa un elaborato copricapo a forma di kalathos, che ricorda quelli indossati da Afrodite cipriota.
Anásyrma è il gesto di sollevare la gonna. È usato in relazione a certi rituali religiosi, erotismo e scherzi volgari (vedi, ad esempio, Baubo). Il termine si usa anche per descrivere opere d'arte che lo raffigurano. L'anasyrma può essere anche un'esibizione deliberatamente provocatoria dei propri genitali o natiche senza veli. Esempio famoso dell'ultimo caso è il soggetto artistico di Venere Callipigia del Museo Archeologico di Napoli ("Venere dalle belle natiche"). In molte tradizioni, questo gesto ha pure un carattere apotropaico, come scherno o mezzo di ripulsa verso un nemico soprannaturale. Scherzi rituali ed esibizione delle parti intime erano comuni nei culti di Demetra e Dioniso, e compaiono nella celebrazione dei misteri eleusini associati a queste divinità.
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