Una delle quattro tavolette di legno trovate in una grotta vicino all'antica Sicione, situata presso Vasiliko, sul golfo di Corinto, ed oggi ora al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Le 𝗧𝗮𝘃𝗼𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗶𝘁𝘀𝗮, risalenti al 540-530 a.C., sono uniche nel loro genere e rappresentano uno degli esempi più significativi della pittura corinzia su larga scala. Realizzate con la tecnica della xerografia e utilizzando pigmenti minerali, queste opere raffigurano scene di processione verso un altare per il sacrificio di un agnello, accompagnate dal suono di flauti e lire. I colori, tra cui bianco, rosso, blu, giallo, viola, marrone, verde e nero, sono applicati in modo uniforme, senza sfumature.
Le iscrizioni, scritte nell'alfabeto corinzio, includono dediche alle Cariti (Grazie) e nomi come Euthydika, Eukolis e Etheloncha, oltre al nome del pittore o dedicante, indicato solo come "Corinzio".
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