sabato 29 febbraio 2020

L'ombelico del Bel Paese

Narni, centro geografico d'Italia, è situata nel sud della regione Umbria su una collina di 240 m di altezza a controllo dell'ultimo tratto della Valnerina. Caratteristica città umbra con forti connotati medioevali conserva numerose testimonianze storiche e archeologiche. L'area narnese ospitò popolazioni già dal Neolitico, le prime testimonianze storiche invece risalgono al 600 a.C., come disse Livio menzionando Nequinum (Narni) e i suoi abitanti. Nel 299 a.C. fu conquistata dalle truppe romane che la trasformarono in Colonia Latina, con il nuovo nome di "Narnia", toponimo tratto dal fiume Nahar che scorreva ai suoi piedi, l'odierno fiume Nera, che in lingua indoeuropea significa proprio fiume. Nel 220 a.C. la strada consolare Flaminia attraversò l'abitato, dando inizio ad uno straordinario processo di sviluppo economico. Nel 90 a.C. divenne Municipio. Nel 369 i narnesi ebbero il loro primo vescovo, il cartaginese Giovenale, che poi fu sepolto a ridosso delle mura urbiche, dove fu costruita la cattedrale durante il XII secolo. La città tra il tardo antico e l'alto medioevo fu contesa tra i longobardi ed i bizantini. Il secolo XII fu in assoluto il più florido per la storia della città. Nel 1371 fu costruita la rocca Albornoziana che mise fine al sogno di autonomia di Narni iniziato nel 1143 quando nacque il libero comune narnese. Il 27 Luglio 1527 i Lanzichenecchi dopo il sacco di Roma, nel ritorno saccheggiarono la città distruggendo gran parte dell'archivio storico. Artisti illustri hanno lasciato le loro opere partecipando alla ricostruzione del '500: gli Zuccari, il Vignola, il Sangallo e lo Scalza. Narni ha inoltre dato i natali ad illustri personaggi: l'imperatore romano Cocceio Nerva, il condottiero di ventura Erasmo da Narni detto il "Gattamelata", papa Giovanni XIII, la Beata Lucia, l'umanista Galeotto Marzio ed altri.
Alla periferia della città, percorrendo un sentiero nel bosco che passa accanto ai resti dell'antico acquedotto romano chiamato "Formina", si giunge in prossimità di un avvallamento sul quale sono stati costruiti degli enormi archi per mantenere la giusta inclinazione dell'ingegnosa opera idraulica. Poco prima di questo ponte, un cippo in pietra segna l'esatta ubicazione del centro geografico d'Italia.


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