martedì 4 febbraio 2020

Il ninfeo Doria

La grotta Doria che serviva da ninfeo:
Edificata intorno al 1550 dall'architetto Galeazzo Alessi su commissione del capitano di flotta Erasmo Doria Galleani, diventò parte del giardino retrostante la Villa di Fassolo dei Doria. La grotta presentava un vestibolo (che i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale hanno distrutto) e da una sala ottagonale.
Quest'ultima è oggi ancora visitabile, con le sue pareti che alternano ninfei a scene raffiguranti le due divinità del Nilo e del Tevere, raffigurati come due vecchi barbuti.
La cosa più spettacolare rimane comunque il soffitto ottagonale diviso in spicchi che raccontano storie mitologiche in gran parte derivanti della Metamorfosi di Ovidio. La parte più spettacolare è senza dubbio il soffitto ottagonale, impreziosito da conchiglie, coralli e tessere di maiolica.
Già in cattivo stato di manutenzione, fu utilizzata fino al 1920 come cantina, finchè non venne "riscoperta" e "riacquistata" come sito storico e comune.
Tutta rivestita di mosaici in conchiglie e pietruzze colorate che rappresentano scenari e personaggi mitologici, è un capolavoro nel suo genere ed è ben godibile anche se tuttora in precarie condizioni….

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