domenica 15 marzo 2015

Roberta De Monticelli

Roberta De Monticelli
Il fuoco della ricerca di De Monticelli ruota complessivamente attorno alla questione della persona, indagata con l’ausilio della fenomenologia husserliana e scheleriana, della filosofia della mente e delle scienze dell’uomo. Ma decisivo nel suo pensiero è anche il confronto, mediato da Michael Dummett, con Wittgenstein e Frege, dai quali De Monticelli ha appreso i tratti fondamentali di ciò che deve costituire una teoria della ragione (il legame fra verità e proposizione, la distinzione fra verità e giustificazione etc.). La responsabilità del filosofo verso la verità non è tuttavia solo fatto teoretico; esso è anche fatto pratico, che si lega intrinsecamente alla questione della giustezza delle decisioni morali. Per esplorare la dimensione pratica dell’essere personale De Monticelli si è volta negli anni ’80 allo studio di Agostino, di cui ha valorizzato tutte le innovazioni operate sul corpo della filosofia greca (la scoperta del volere e della sua libertà). Ma l’introduzione, con Agostino, della soggettività nella trama ontologico-categoriale della filosofia greca non è bastata per De Monticelli per giungere al nocciolo della vita dell’individuo. A questo proposito è dovuta intervenire la ricerca di Leibniz, di cui De Monticelli è stata attenta studiosa, e l’indirizzo fenomenologico-realistico dei circoli di Monaco e Göttingen. Assistita dalla loro lezione, De Monticelli è approdata alla rilevazione dei tratti (la profondità, l’inizialità e la unicità) che a suo giudizio distinguono la persona in quanto questa non sia semplicemente la ripetizione dei suoi tratti biologici, ma in quanto “individualità essenziale”, dotata di poteri nuovi rispetto alla sua base naturale. Allo studio più particolareggiato di questi tratti che qualificano l’individualità essenziale De Monticelli si è dedicata soprattutto nell’ultimo decennio, con la sua trilogia della persona, aperta con L’ordine del cuore – Etica e teoria del sentire (2003). Nell’ultimo segmento della sua esperienza di pensatrice si è intensificata la sua presenza nel dibattito pubblico, a difesa dei valori della responsabilità morale contro la corruzione dello spirito pubblico (si vedano i suoi La questione morale e La questione civile).

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