"Si tratta di comprendere che il cattocomunismo ha percorso [...] l’orbita iniziatica [...] che ha indirizzato il comunismo a bruciare le illusioni rivoluzionarie nel fuoco di quelle passioni decadenti, che, in Italia, sono sistematicamente attizzate dalla casa editrice Adelphi. E di valutare finalmente l’illusorietà di certe alleanze anticomuniste (l’alleanza con l’oligarchia protestante e/o l'amicizia spirituale con [...] Elemire Zolla, fomite delle ambiguità della case editrici Dell’Albero, Borla e Rusconi). Alleanze spirituali suggerite dall’incombenza (offuscante) del pericolo, mai da una seriamente controllata affinità ideale. Alleanze che, prolungate senza ombra di ragione, oggi sono diventate funzionali alla sovversione post-comunista, al nichilismo libertario e neodestro [...]. Queste alleanze, nate all’insegna della confusione tra aristocrazia e oligar chia, tra tradizione e spazzatura regressista, costituiscono il principale ostacolo sulla via dell'affermazione di una vera destra.
[…] L’avversione noventiana a Gentile fu rafforzata per un verso dal crocianesimo di Del Noce, per l’altro dall’effervescenza magica, guénoniana ed evoliana, che, da tempo, disturbava e alterava l’area culturale che avrebbe dovuto, invece, conservare e sviluppare religiosamente la grande e nobile eredità di Gentile. Quando si rammentano tali precedenti si può comprendere senza difficoltà come poté penetrare nel’’area della destra cattolica un banditore magico dell’eversione nichilistica e libertina come Elemire Zolla. Infatti Zolla (e dietro a Zolla il fiume limaccioso dell’irrazionalismo magico) acquistò prestigio nell’area cattolica grazie ad un giovane pensatore magico (Alfredo Cattabiani) e ad un filocrociano influenzato da Noventa (Augusto Del Noce). Il primo e incolpevole nucleo del cattoadelphismo si è sviluppato (nella casa editrice Borla) grazie ai fraintendimenti intorno a Simone Weil, Jean Danielou, Elemire Zolla, Léon Bloy e Titus Burkhardt."
(Piero Vassallo, Cattocomunismo e cattoadelphismo: la padella del conformismo e la brace della stupidità)
[…] L’avversione noventiana a Gentile fu rafforzata per un verso dal crocianesimo di Del Noce, per l’altro dall’effervescenza magica, guénoniana ed evoliana, che, da tempo, disturbava e alterava l’area culturale che avrebbe dovuto, invece, conservare e sviluppare religiosamente la grande e nobile eredità di Gentile. Quando si rammentano tali precedenti si può comprendere senza difficoltà come poté penetrare nel’’area della destra cattolica un banditore magico dell’eversione nichilistica e libertina come Elemire Zolla. Infatti Zolla (e dietro a Zolla il fiume limaccioso dell’irrazionalismo magico) acquistò prestigio nell’area cattolica grazie ad un giovane pensatore magico (Alfredo Cattabiani) e ad un filocrociano influenzato da Noventa (Augusto Del Noce). Il primo e incolpevole nucleo del cattoadelphismo si è sviluppato (nella casa editrice Borla) grazie ai fraintendimenti intorno a Simone Weil, Jean Danielou, Elemire Zolla, Léon Bloy e Titus Burkhardt."
(Piero Vassallo, Cattocomunismo e cattoadelphismo: la padella del conformismo e la brace della stupidità)
Nessun commento:
Posta un commento