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L'origine di Arlecchino che passa per Ercole e arriva all'Uomo Selvadego o dei Boschi amato anche da Fulcanelli
Om selvadego (anche Om servadegh, Om pelòs, Sanguanèl, Wildm-mann).
Di Alberto Lovere
"A Sacco, nel Comune di Cosio Valtellino, all’imbocco della Valgerola, è aperto questo singolare e interessante museo. All’interno di un locale al primo piano di un edificio in contrada Pirondini, un ciclo di affreschi, opera dei maestri Batestinus e Simon datati 18 maggio 1464, ricopre completamente la stanza. Le quattro pareti sono dipinte con decorazioni, motivi floreali e cartigli, con scritte in caratteri gotici in latino e in volgare riportanti proverbi e motti moraleggianti.
Non mancano parti figurative, tra le quali un personaggio dal corpo peloso e dalla barba fluente, munito di un nodoso randello, che si presenta in questo modo: “Ego sonto un homo salvadego per natura, chi me ofende ge fo pagura”.
La presenza nella “camera picta” di Sacco di una delle più belle immagini documentate dell’Uomo Selvatico, figura tra le più suggestive della mitologia alpina, ha fatto sì che si creasse intorno un piccolo Museo specialistico."
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