VENETKENS sminuisce l'importanza di REITIA
Penso che ad una lettura critica della mostra di Padova sui Veneti antichi si noti come la dea Reitia venga posta sullo stesso piano di divinità minori maschili e le venga perciò tolto il primato di somma dea dei Veneti. Viene quindi snobbata la caratteristica genuina del culto veneto che nasce proprio da una persistenza dell'antica religione matriarcale. Il simbolo della Chiave di Reitia, emblema della Barca solare, viene presentato invece come un simbolo "araldico" di una famiglia di antichi veneti. Confondere la Barca solare con un simbolo araldico è una sentenza tragicomica: comica perché parlare di simboli araldici presso i Veneti antichi è assolutamente ridicolo; tragico perché evidenzia la totale ignoranza e presuntuosa sottovalutazione dei temi reali della Tradizione spirituale veneta. A qualcuno la verità interessa poco, essendo troppo impegnato a gestire potere e denaro, con la sola preoccupazione di non perdere il controllo della situazione. Dunque alla "festa privata" di Venetkens, che la somma dea veneta venga pure tenuta in disparte, magari fuori della porta.
Pietro Favero
Penso che ad una lettura critica della mostra di Padova sui Veneti antichi si noti come la dea Reitia venga posta sullo stesso piano di divinità minori maschili e le venga perciò tolto il primato di somma dea dei Veneti. Viene quindi snobbata la caratteristica genuina del culto veneto che nasce proprio da una persistenza dell'antica religione matriarcale. Il simbolo della Chiave di Reitia, emblema della Barca solare, viene presentato invece come un simbolo "araldico" di una famiglia di antichi veneti. Confondere la Barca solare con un simbolo araldico è una sentenza tragicomica: comica perché parlare di simboli araldici presso i Veneti antichi è assolutamente ridicolo; tragico perché evidenzia la totale ignoranza e presuntuosa sottovalutazione dei temi reali della Tradizione spirituale veneta. A qualcuno la verità interessa poco, essendo troppo impegnato a gestire potere e denaro, con la sola preoccupazione di non perdere il controllo della situazione. Dunque alla "festa privata" di Venetkens, che la somma dea veneta venga pure tenuta in disparte, magari fuori della porta.
Pietro Favero
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