martedì 3 aprile 2012

Carmelo senza Bene, la vedova e gli 11 dipinti di Klossowski


KLOSSOWSKI


Carmelo Bene (o male) legato alle manifatture del tabacco, perciò fumoso!


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PRIMO PIANO LITI E PATRIMONI GLI EREDI DELL' ATTORE CONTRO QUELLI DEL PITTORE KLOSSOWSKI PER 11 DIPINTI DI UNA SCENOGRAFIA
Non fiori, ma opere di Bene
Ancora guerra tra gli eredi di Carmelo Bene e la Fondazione la Biennale di Venezia. Il 10 ottobre, al tribunale civile di Venezia, comincerà il procedimento per stabilire chi sia il proprietario di 16 dipinti dell' artista francese Pierre Klossowski. Ad affrontarsi saranno da una parte Raffaella Baracchi, ex moglie di Bene (deceduto nel 2002), insieme alla figlia Isa Isa, e dall' altra la fondazione oggi presieduta da Paolo Baratta. A essere coinvolti sono anche gli eredi di Klossowski (deceduto nel 2001), ovvero la moglie Denise Marie Roberte e il figlio Mathieu Klossowski. Ma se l' udienza civile è la prima, la querelle si trascina da 19 anni. Tutto è cominciato quando, nel 1989, Bene si è dimesso da direttore della Biennale teatro, in polemica per tagli ai fondi destinati al settore teatrale. Un' uscita di scena che ha aperto un contenzioso tra le parti per la legittimità del recesso, concluso nel 1994 con un arbitrato. In via incidentale, il giudizio ha trattato lo scontro tra Bene e la fondazione in merito alle opere di Klossowski. Bene aveva commissionato le opere nel 1989 in vista della realizzazione nel 1991 de Le Baphomet, commedia di Klossowski di cui deteneva i diritti. I 16 dipinti gli erano stati consegnati, ma le dimissioni del direttore avevano vanificato il progetto. Bene ha sempre sostenuto di aver pagato di tasca sua le opere (250 milioni di lire), ma lo stesso ha sostenuto la Biennale. Chi era il vero titolare ? Un processo penale, nel 1994, ha condannato Bene a due anni di reclusione per peculato (con sequestro dei dipinti), ma poi, nel 2001, l' artista italiano è stato definitivamente assolto. Tuttavia, l' arbitrato del 1994 ha condannato Bene a restituire le opere alla Biennale, oltre a risarcirle i danni. Per questo motivo, nel maggio 2007, la fondazione ha chiesto e ottenuto il sequestro dei disegni, fin lì detenuti dai Bene, e poi aperto un procedimento contro gli eredi dell' ex direttore. Questi ultimi hanno invece citato in giudizio gli eredi Klossowski perché, qualora il tribunale accertasse che la fondazione è la legittima proprietaria, subirebbero un danno (valutato in circa 2 milioni di euro) causato dall' aver creduto in buona fede che i dipinti erano stati davvero ceduti a Carmelo Bene. F.St.

Stefanoni Franco

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(10 ottobre 2008) - mondo

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