giovedì 12 ottobre 2023

Saramago

 π‘±π’π’”𝒆̀ π‘Ίπ’‚π’“π’‚π’Žπ’‚π’ˆπ’ - 𝑨 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒆 𝒍𝒂 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂?

A niente, - risponde Saramago - prenda le opere letterarie piΓΉ notevoli, quelle occidentali, se vuole, le piΓΉ vicine a noi; prenda quelle che hanno messo il dito nelle piaghe delle miserie umane, quelle che con maggior acume e forza ci hanno avvertiti sul pericolo che rappresenta la nostra presenza umana per il mondo in cui viviamo, prenda le tragedie di Sofocle, la Commedia di Dante, il Don Chisciotte, i drammi e le tragedie di Shakespeare, i romanzi di Kafka, Tolstoi, Dostoievski, Musil, Camus, Sartre, quelle che vuole, e sarΓ  d’accordo con me che nessuna di queste opere – nemmeno tutte loro insieme - sono riuscite a cambiare una virgola nella storia della barbarie umana.
– 𝑽𝒂 𝒃𝒆𝒏𝒆, π‘Ίπ’Šπ’ˆπ’π’π’“ π‘Ίπ’‚π’“π’‚π’Žπ’‚π’ˆπ’. π‘Έπ’–π’Šπ’π’…π’Š π’π’†π’Š, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ π’”π’„π’“π’Šπ’—π’†?
– Questo Γ¨ un altro paio di maniche. Sebbene sia vero che la letteratura non Γ¨ mai servita a cambiare il corso della nostra storia, e in questo senso non nutro alcuna speranza nei suoi confronti, a me Γ¨ servita per amare di piΓΉ i miei cani, per essere un miglior vicino di casa, per curare i miei alberi, per non buttare la spazzatura in strada, per amare di piΓΉ mia moglie e i miei amici, per essere meno crudele e invidioso, per capire meglio questa cosa tanto strana che siamo noi uomini.
(Dalla pagina di M.FernΓ‘ndez)



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