lunedì 4 settembre 2023

L'esoterismo di Skrjabin



Negli scritti di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin si manifesta l'adesione del musicista alla teoria delle corrispondenze («In alto come in basso», si legge nella Tabula smaragdina attribuita ad Ermete Trimegisto, nome dato dai greci a Thoth, dio egizio della luna e della scrittura):
Lo spazio e il tempo è un processo creatore nel quale ogni unità di rappresentazione data è, per la sua parte, una porzione di un Tutto illimitato, una parte che non esiste dunque che in relazione con il Tutto. Ogni granello di polvere partecipa al processo creatore. (…) Per impiegare una analogia con la natura, direi che la sostanza del mondo è simile all'oceano composto di una moltitudine di gocce di cui ognuna è la rappresentazione perfetta del tutto, come lo è l'oceano intero. L'oceano dell'immaginazione crea, cioè dà a quasi tutte le gocce una differente colorazione. Gli basta quindi attribuire un qualsiasi colore ad una sola goccia, perché le altre gocce prendano necessariamente gli altri colori complementari, perché un colore non può esistere che in funzione di tutti gli altri. Secondo il principio dell'Analogia, questo ci fa comprendere un poco l'Atto Creatore ed il suo effetto sull'Universo.
Si può concepire il mondo sia come un sistema di corrispondenze, immobile ad ogni istante dato, sia come un sistema in continua trasformazione nel tempo e nello spazio. Quando uno stato di coscienza passa ad un altro, si può dire che si è trasformato e che questa trasformazione ha causato a sua volta delle modifiche in tutto il sistema di analogie.
La concezione di analogia universale risale ad un'epoca molto antica, tanto da fare parte del passato mitico dell'uomo. Fuori dall’ambito mitico, si possono enumerare svariate fonti storiche, si tratti del Timeo di Platone o di autori alessandrini come Plotino che, come prova della simpatia naturale delle cose, dell'armonia del mondo, afferma che “se si fa vibrare la corda di una lira, tutte le altre vibrano insieme, perché appartengono ad uno stesso sistema armonico”.
Dal XIII secolo la Tabula smaragdina divenne un costante punto di riferimento per alchimisti e occultisti. Citiamo a titolo di esempio un testo di Swedenborg:
II regno del cielo è il regno delle cause. L'azione si riproduce nel cielo e di là nel mondo, e, per gradi, nell'infinitamente piccolo della terra; gli effetti terrestri legati alla loro causa fanno sì che tutto sia corrispondente e significante. L'Uomo è il termine medio tra il naturale e lo spirituale.
La teoria delle corrispondenze o Analogia universale è per Skrjabin la legge che governa tutto l'Universo: poiché infatti tutto si corrisponde, il microcosmo (l'Uomo) al macrocosmo (l'Universo), deve essere possibile agire «magicamente» su quest'ultimo attraverso una vibrazione, in modo che ogni minimo gesto divenga altamente significante. Un lungo passo degli Appunti, intitolato Della vibrazione, è dedicato all'esposizione di questa idea:
Ogni stato di coscienza è in relazione con tutti gli altri. Per conseguenza l'immaginazione di qualcosa significa la negazione di tutto il resto, ossia il conflitto con la rappresentazione di 'tutto il resto' che abita in me inconsciamente. Da un lato vive in me la coscienza, dall'altro lato vive in me 'tutto il resto', con il suo desiderio di appropriarsi della mia coscienza. Il grado di intensità di questo conflitto determina la qualità interiore dello stato da me vissuto (per esempio quella di diversi colori come impressioni di un certo numero di vibrazioni in un'unità di tempo data). La rappresentazione del 'resto' non è altro che la negazione dello stato da me vissuto ed è determinata da una vibrazione, che è un certo grado di attività. Le cose si distinguono fra loro per il grado di intensità e attività, cioè per il numero di vibrazioni in una unità di tempo data [...] Ogni istante dato della storia è la negazione di tutto il passato dell'umanità. Ogni istante successivo determina dunque un più alto grado di intensità dell'attività in rapporto a quello che lo precede. Più è viva la rappresentazione del passato più velocemente si impadronisce della coscienza e uno sforzo tanto maggiore è necessario per escluderla dalla sfera della coscienza. Tutta la storia dell'umanità è perciò una intensificazione e, in ultima analisi, un'estasi.
Ogni stato di coscienza è un punto limite nel movimento vibratorio. La vibrazione lega gli stati di coscienza e rappresenta la loro unica essenza. Lo schema delle loro opposizioni e delle loro identità ci è dato dalle loro fluttuazioni apparenti.
Ogni stato di coscienza è in sé una sfera chiusa che non può essere penetrata da un altro stato di coscienza: questo condiziona la molteplicità della coscienza unificata, in cui tutti gli stati sono contenuti in origine. Nel movimento vibratorio i punti estremi di ogni vibrazione sono dei momenti che non possono essere percepiti che come limiti del movimento vibratorio. È impossibile percepirli perché sono dei momenti; con ciò si spiega anche il fatto che ogni stato di coscienza non può esistere che in un sistema di corrispondenze e che è impensabile all'infuori di questo.
La differenziazione dei punti limite di ogni vibrazione contiene l'idea di tempo e di spazio. Ogni stato di coscienza è la negazione di tutti gli altri.
Sistematizzando il reale con la riduzione al fenomeno vibratorio, Skrjabin trasforma l'universo in un vasto sistema di combinazioni, la cui manipolazione è sottomessa alla volontà dell'artista, che diviene perciò il Demiurgo, il Grande Architetto per eccellenza. Scopo di Skrjabin è la realizzazione di un’opera d'arte totale come modello cosmologico in miniatura, un Microcosmo attraverso il quale l'artista possa influenzare il Macrocosmo, in virtù della legge dell'analogia universale: dall'affinità fra tutti i fenomeni si deduce infatti che egli possa agire per mezzo di una vibrazione su diversi piani della realtà.
Dagli scritti di Skrjabin è possibile determinare i due principi su cui poggia l'edificio del suo pensiero:
1) la teoria delle corrispondenze;
2) tutto è vibrazione.
Giorgio Massara

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