mercoledì 24 novembre 2021

La pietra sacra del paganesimo nella Cattedrale di Cusco

Biglietti per Cattedrale di Cusco - Cusco | Tiqets.com

Si trova all'interno della stessa cattedrale di Cusco sul lato sinistro della porta principale, la pietra venerata parallelamente dai parrocchiani che assistono alle messe mattutine.I sacerdoti cattolici evitano di parlarne e quando qualcuno viene intervistato affermano che a un certo punto la pietra era stata posta come a contenere il portone principale della cattedrale, con la quale hanno cercato per un po' di far dimenticare la sua origine e la storia. Anche questo non ha influenzato e la pietra è rimasta al suo posto.


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Fino a poco tempo la pietra era stata coperta da un'urna di vetro all'interno del tempio, che aggiunge un altro tentativo di tenere la pietra sacra lontana dalla gente, oggi questa scatola di vetro è stata rimossa e le persone che le dedicano un momento prendono un contatto diretto con lei come nei tempi antichi. È comune trovare alla sua base kintus di foglie di coca e sempre qualche praticante della tradizione che compie il rito di purificazione senza pregiudizi.

Molti parrocchiani cattolici, dopo aver celebrato la messa mattutina e aver ricevuto le benedizioni dei sacerdoti cattolici, si dirigono alla fine -molto discretamente- in direzione della pietra di Wiracocha, la salutano, si inginocchiano e meditano un attimo, il tempo sufficiente per prendere contatto e rispetto per questa iconografia andina. Questo atto dà conto di un rito collettivo di cui poi si preferisce addirittura non parlare, per il quale l'atteggiamento più comune è l'assoluta segretezza.

La storia della pietra si perde con il passare del tempo, poco si sa di essa e quel poco che si sa sono dai riferimenti di alcuni studi effettuati sull'approccio degli intellettuali e soprattutto grazie al contributo di maestri mistici andini, che sono convinti della loro provenienza divina... un dono nientemeno che di Dio Wiracocha stesso. Nel disegno della visione del mondo andino realizzato dal cronista Juan de Santa Cruz Pachacuti, si osserva proprio il simbolo del Wiracocha, rappresentato da un uovo che genera vita, ordine e origine.

La pietra composta da duro granito avrebbe una missione ben chiara sulla faccia della madre terra, si occuperebbe di trasmutare l'energia pesante (jucha) in energia raffinata (sami), una funzione antica che si conserva ancora oggi. L'uso della pietra per esempioFa parte del lavoro del primo rito dell'Hatun Karpay (grande iniziazione), che mira a sviluppare il lavoro energetico di scambio energetico, all'interno del tempio stesso. Bisogna considerare che prima della costruzione del tempio cattolico da parte degli spagnoli, il sito era occupato dal tempio Suntur Wasi, opera dell'Inca Wiracocha, dedicato in merito a suo padre Dio, la domanda è chi o cosa occupa cosa? Se la pietra fosse reale, non avrebbe cambiato casa... quella sarebbe casa sua.

La storia della pietra è passata attraverso varie esperienze e anche molti anni fa i sacerdoti cattolici hanno osato rimuoverla e persino nasconderla, perché incitava uno zelo minaccioso da parte del clero ufficiale verso i propri parrocchiani. Si narra che numerosi intellettuali e figure di potere della città di Cusco abbiano fatto pressioni sul Vescovo stesso affinché la pietra fosse riportata nella sua posizione originale... e come per magia la pietra ha ritrovato il suo posto all'interno del tempio fino ad oggi.

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