venerdì 23 agosto 2019

Indicazioni per un percorso di possibile salvazione (speriamo bene)

La laminetta orfica di Hipponion (IV sec. a.C.)
“Di Mnemosine è questo sepolcro. Quando ti toccherà di morire
andrai alle case ben costrutte di Ade: c’è alla destra un fonte,
e accanto a essa un bianco cipresso diritto;
là scendendo si raffreddano le anime dei morti.
A questa fonte non andare neppure troppo vicino;
ma di fronte troverai fredda acqua che scorre
dalla palude di Mnemosine, e sopra stanno i custodi,
che ti chiederanno nel loro denso cuore
cosa vai cercando nelle tenebre di Ade rovinoso.
Di’ loro: sono figlio della Greve e di Cielo stellante,
sono riarso di sete e muoio; ma date, subito,
fedda acqua che scorre dalla palude di Mnemosine.
E davvero ti mostreranno benevolenza per volere del re di sotto terra;
e davvero ti lasceranno bere dalla palude di Mnemosine;
e infine farai molta strada, per la sacra via che percorrono
gloriosi anche gli altri iniziati e posseduti da Dioniso.”

La lamina orfica ritrovata in una tomba dell’antica Hipponion (Vibo Valentia) e risalente al IV secolo a.C. rappresenta un’importante testimonanza del culto delle religioni misteriche in Calabria (forse già in uso prima dell’arrivo dei greci). Si tratta di un reperto unico per lo stato di conservazione in cui ci è pervenuto. Altri esemplari sono stati ritrovati in Calabria (frammenti), in Tessaglia e a Creta.
La laminetta che veniva deposta, piegata in 4 parti, sul petto del defunto che in questo caso era una fanciulla di nobile famiglia, aveva lo scopo di accompagnare la sua anima e guidarla nel regno di Ade.

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