sabato 9 marzo 2019

Dea Mefitis

Statua lignea rappresentante la dea Mefitis, alta 168 cm., ritrovata nel santuario della Valle d’Ansanto, presso Rocca San Felice (Avellino), risalente al VI-V secolo a.C. e attualmente conservata al Museo di Capodimonte, Napoli. Il culto della dea Mefitis è documentato nella regione abitata dagli antichi Oschi, e in particolare nella Valle d’Ansanto, a partire dal VI secolo a. C. La particolare conformazione del luogo, di origine vulcanica, le sue acque solforose e le esalazioni sulfuree furono fattori determinanti per la sacralizzazione del luogo. La dea rivela, infatti, un particolare legame con le acque termali e sulfuree alle quali si attribuivano qualità terapeutiche, e con le sorgenti lattiginose che venivano considerate propiziatrici della secrezione lattea nelle puerpere. Mefitis assumeva così la qualità di dea protettrice della salute e della fertilità delle donne. Il radicamento del suo culto è dimostrato dal fatto che è riuscito in parte a sopravvivere all’introduzione del Cristianesimo, che ha sostituito, in quei luoghi, al culto della dea quello della Vergine Maria, mantenendone tuttavia le principali funzioni. A Rossano di Vaglio, ad esempio, è stata dedicata una cappella alla Vergine, proprio nei pressi della sorgente che un tempo scorreva all’interno del tempio pagano; mentre a Mirabella Eclano fu istituito il culto del Sacro Latte della Beatissima Vergine ….

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