venerdì 25 gennaio 2019

La bellezza, sopra e sotto, della Basilica di San Clemente a Roma












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Tra le meraviglie della Roma sotterranea, la Basilica di San Clemente rappresenta assolutamente uno dei luoghi più straordinari, antichi e importanti di tutta la città. Visitare la basilica vuol dire infatti intraprendere un vero e proprio viaggio in verticale, per andare alla scoperta della lunga storia della città, osservando il suo continuo evolversi e mutare durante il corso dei secoli. E forse non esiste luogo a Roma che simboleggi meglio questo, della meravigliosa Basilica di San Clemente, la cui storia abbraccia quasi duemila anni di storia.
Eretta prima del 385 d.C. e dedicata a San Clemente, il terzo papa dopo San Pietro, l’edificio si compone di due Chiese sovrapposte, sorte a loro volta sopra costruzioni romane d’epoca post-neroniana, anch’esse composte di vari strati.
La chiesa superiore dalla quale si accede oggi dall’ingresso laterale in via S. Giovanni in Laterano, risale al XII secolo, e la costruzione si deve al cardinale Anastasio, titolare tra il 1099 e il 1121. Il sontuoso interno a tre navate non è facilmente descrivibile per la quantità di tesori che vi sono ospitati, dalla Schola Cantorum del secolo XII al meraviglioso recinto marmoreo a plutei e transenne con lo stemma di papa Giovanni II (532-35 d.C.); dal grandioso mosaico del Trionfo della Croce nell’abside fino ai celeberrimi affreschi di Masolino da Panicale (risalenti al 1431) nella Cappella di Santa Caterina.
La chiesa inferiore invece, alla quale si accede dalla sagrestia, ospita affreschi ancora più antichi e preziosissimi, risalenti al IX secolo avanti cristo, compresa la famosa Leggenda di Sant’Alessio, il quale partito di casa il giorno delle nozze, torna dopo una lunga penitenza a chiedere ospitalità al senatore Eufemiano, consegnando poi la storia della sua vita al Papa.Giunti all’altezza delle antiche absidi, quelle della basilica inferiore e della basilica superiore sovrapposta, si scende ancora più in basso, alla profondità delle costruzioni romane, del tempo dell’Impero, dove si possono ammirare due stanze decorate di nicchie e di stucchi e al celebre Mitreo, il santuario nel quale si adoravano le divinità importate dall’Oriente, al centro del quale troneggia una ara di marmo ornata sulle quattro facce da rilievi raffiguranti le diverse fasi del culto..Continuando a scendere, attraverseremo una serie di vani ad uso commerciale, pertinenti ad un'area pubblica, databile al I sec. a.C.: sotto i suoi pavimenti scorre una sorgente d'acqua, l'ultima grande sorpresa che la Basilica di San Clemente ci regalerà dopo essere scesi a quasi 20 metri di profondità !è il descensus ad inferos che ognuno sembra chiamato a fare prima o poi, volente o nolente nella propria vita….
  

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