giovedì 13 dicembre 2018

Una danza all'origine del mondo.

Tra i vari miti della Creazione uno, assai affascinante, risale agli antichi Pelasgi. Esso parla di Eurinome, la Creatrice, che nacque nuda dal Caos e, dal momento che non vi era alcunché di solido per poggiarvi i piedi, divise il mare dal cielo ed utilizzò le onde come base per la sua danza. Il suo cammino danzante la portò a sud e, sentendo il vento alle sue spalle, comprese che vi era qualcosa di nuovo e di distinto. Qualcosa da utilizzare per la Creazione: si voltò all’improvviso ed afferrato il Vento del Nord (Borea) lo sfregò tra le mani, facendo apparire un grande serpente, Ofione. La danza di Eurinome, che ella utilizzava per scaldarsi, acquistò un ritmo sempre più intenso e selvaggio, tanto da eccitare il serpente che, avvolgendo la dea tra le sue spire, si unì a lei. La dea, rimasta incinta, volò sul mare, prese l’aspetto di una colomba e depose un uovo, l’Uovo Universale. Attorno ad esso Ofione, per ordine di Eurinome, si avvolse sette volte e restò avvinto finché esso non si dischiuse, facendo uscire tute le cose esistenti.
Dunque una danza alle origini della Creazione, una danza di Donna e di Dea. Danza che ancora continua, assumendo sempre nuove figure. E gli orrori cui noi spesso assistiamo sono dovuto all’inserimento di distorte armonie, così come, per rifarci ad altri miti, inventati, creati o ritrovati, di più recente e grande successo, nel Grande Tema di Ilúvatar si introdusse la variazione di Melkor.

Nessun commento: