giovedì 20 dicembre 2018

Il Gesù del pagabesimo

Apollonio di Tiana fu una figura fascinosa e ambigua del Terzo secolo, a cavallo fra filosofia e magia, oltre che una possibile alternativa pagana alla immagine salvifica del Cristo. Apollonio di Tiana, figura ritenuta dai pagani superiore a Gesù e dai cristiani un pericoloso anticristo, diventato padre di tutte le tendenze esoteriche moderne. Celebrato da Pound nei Cantos e prima da Flaubert, considerato e ripreso da Erasmo da Rotterdam e Jean Bodin...Apollonio è per molti l'alter Christus, l'anticristo dei pagani, esponente del movimento neopitagorico, espressione della sete d'irrazionale dell'età ellenistica. I sogni per l'antichità, a partire da Omero, sono realtà oggettiva. Il mondo greco-romano, si era posto da sempre in bilico tra realtà e metafisica, Apollonio torna su questa linea ed è l'artefice di quel neomisticismo che, importato da Oriente, in epoca di crisi troverà terreno agevole. «Rinasce il pitagorismo», scrive Miska Ruggeri, «come culto e modo di vivere, basato sull'io magico separabile, sul mondo quale luogo tenebroso e sulla necessità di una catarsi, con contorno di idee derivate dalla religione astrale, da Platone, dall'occultismo di Bolo»...

Nessun commento: