mercoledì 15 marzo 2017

L'oracolo di Delfi e i vapori che innescano le profezie

UN ORACOLO "FUMOSO" 
di Philip Ball
Risultati immagini per La pizia di Delfo e i vapori tossici

Greci e Romani raccoglievano profezie da una donna esaltata dai fumi di un gas naturale. Lo sostiene un gruppo di geologi statunitensi. Ricerche geologiche condotte sul sito del tempio greco di Apollo a Delfi hanno rivelato che le rovine del tempio sorgono sopra una faglia trasversale che emana vapori intossicanti. L’oracolo di Delfi fece del sito uno dei principali centri religiosi per duemila anni. Capi e autorità greche e romane accorrevano qui, chiedendo consigli su questioni private e politiche. In origine l’oracolo era consacrato alla dea della terra, Gea; in seguito, vi fu dedicato un tempio al dio greco Apollo. La consultazione dell’oracolo fu infine proibita nel 392 d.C. dall’imperatore cristiano di Roma. Lo scrittore romano Plutarco, del Primo secolo d.C., che fu uno dei sommi sacerdoti del tempio, ci ha lasciato una chiara documentazione su come funzionava l’oracolo. Veniva pronunciato da una donna locale – la Pizia – che andava in trance in un locale angusto chiamato Adyton. Questi stati di trance a volte erano così profonde da arrivare fino al delirio, o addirittura alla morte. Nell’Adyton, dice Plutarco, la Pizia inalava vapori da una fenditura o da una sorgente. Lo scrittore descrive l’odore dolciastro dei fumi, simile a un profumo. Nonostante il suo ruolo sacerdotale, Plutarco era smaliziato circa l’origine dei gas, e aveva ipotizzato che scaturissero dalle rocce sottostanti e che potessero essere influenzati da terremoti scatenatisi nelle vicinanze.Ma quando si scavò il tempio, nel Diciannovesimo secolo, gli archeologi non riuscirono a trovare alcuna fenditura, né emissioni di vapore, il che indusse taluni a chiedersi se i leggendari fumi intossicanti non potessero essere stati ispirati da altre caratteristiche geologiche nelle vicinanze. L’anno scorso, il geologo fiorentino Luigi Piccardi ipotizzò che l’idea del mitico incantesimo potesse essere derivata da una crepa apertasi temporaneamente a causa di un colossale terremoto nel Golfo di Corinto nel 373 a.C., che distrusse il tempio. Ora Jelle de Boer, con i colleghi della Wesleyan University, in Connecticut, ha scoperto una faglia geologica fino a oggi ignota, che passa proprio attraverso il santuario e il tempio di Apollo. La faglia è punteggiata da sorgenti attive e prosciugate. Anzi, proprio nel santuario, esattamente sulla linea della faglia, c’era un’antica sorgente. La faglia appena scoperta incrocia la faglia di Delfi, già nota da tempo, che sembra passare proprio sotto il tempio. Questo incrocio rende il calcare ricco di bitume più permeabile ai gas e all’acqua che scorre sotterranea. È possibile, ipotizzano gli studiosi, che l’attività sismica sulle faglie abbia surriscaldato questi depositi, liberando gas leggeri idrocarbonici. In effetti, riferiscono, l’acqua proveniente da una fonte a nordovest del tempio contiene metano e, fatto ancora più interessante, tracce di etilene. L’etilene è un gas dall’odore dolciastro che agisce sul sistema nervoso centrale: un tempo si adoperava come anestetico. Sebbene letale in grandi quantità, in piccole dosi produce una sensazione di galleggiamento e di euforia. In altre parole, proprio quello che occorre all’oracolo per iniziare ad avere le sue visioni.

Dal sito: http://www.enel.it/it/enel/magazine/boiler/

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