lunedì 27 marzo 2017

L'alchimia Rinascimentale coltivata (ancora) nei primi anni del "Secolo Breve"


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Marcel Duchamp: Le Grand Verre



Ci sono opere che vanno oltre l'esperienza e la conoscenza di chi le osserva. Ancora oggi, a distanza di cinque secoli, critici dell'arte e professori di iconografia, iconologia, storia dell'arte e filosofia, rinunciano a formulare ipotesi sul significato di alcune rappresentazioni dello "spirito" rese celebri dagli artisti rinascimentali.

In effetti la cultura ermetica che permeava  l'atmosfera degli artisti della seconda metà del Quattrocento si è dissipata velocemente in concomitanza con il venir meno della figura del Maestro, punto di riferimento per molte generazioni di  artisti,  unica fonte di trasmissione di un sapere antico, difficile da comprendere e sperimentare se non si diveniva discepoli di un "Guru": l'Arte Alchemica.
Con qualche eccezzione anche nel "Novecento", questo secolo ritroverà questo sapere affinchè potesse continuare.......

La differenza sostanziale tra Alchimia e Arte alchemica è la stessa che distingue la "Via Secca" , breve e rischiosa, dalla "Via Umida", più lunga, tortuosa, ma anche più semplice da affrontare e sostenere fino in fondo. 

Arte Alchemica  occidentale e Tantra orientale  esprimono il medesimo orientamento "umido"  e raggiungono gli stessi obiettivi: la liberazione dal sostrato di illusioni che ci impedisce di percepire la bellezza dello spirito umano e la realizzazione della totalità dell'essere (l'Homo Totus) che si estrinseca nei tre corpi sottili: il corpo mentale dei risvegliati, il corpo buddhico (l'aureola dei santi) e il corpo atmico (l'illuminazione del corpo cristico). 

Il Maestro dell'Arte trasmetteva un preciso codice di eliminazione delle illusioni connesse al dimensione astrale dell'esistenza e di illuminazione dei tre corpi sottili tramite le frequenze di luce trasmesse dalle sue opere e dal suo "cuore".  

Lavorare nella Bottega di Leonardo, o entrare in contatto con Botticelli, Piero della Francesca e Raffaello significava interagire con l'aura del Maestro, chiamata dagli alchimisti "Aura Apprehensio" e iniziare un percorso di purificazione (corpo astrale), tramutazione (corpo mentale) e trasformazione (corpo aurico) lungo nove anni, prima di diventare  "umili servitori" della propria anima (corpo atmico o  cristico)

Esisteva un preciso codice di  simboli, di emblemi e  di immagini in grado di  descrivere i quattro stadi, classi o livelli di evoluzione della coscienza di sè in rapporto alla Realtà spirituale trasferita dal Maestro  nel cuore dell'Apprendista. 

Spesso le opere del maestro avevano lo scopo di sintetizzare  l'intero percorso di apprendimento (chiamato Iosis, Xantosis o ingiallimento della materia cerebrale)  e divenivano  veri e propri emblemi dell'arte alchemica, non dissimili dai mandala del tantrismo tibetano. Quando il Maestro dipinge  l'opera all'interno di un cerchio significa che desidera compiere una sintesi delle proprie esperienze evolutive.

Se si osserva l'opera realizzata da Botticelli all'interno del tondo come espressione di una precisa volontà di descrivere i Quattro stadi di evoluzione della coscienza di sè in rapporto alla realtà dominata dalla libido (la melagrana è il simbolo della passione dell'anima che sperimenta il conflitto con la libido altrui),  si possono apprezzare  non solo i valori  estetici dell'opera, ma anche la bellezza e l'intensità dei volti che interpretano, ognuno a suo modo, i Quattro stadi dell'Arte Alchemica.

L'Arte Alchemica ha il potere di dissipare il corpo astrale, il velo di illusioni che ci separa dalla realtà, e attraverso la pratica dell'arte, di  trasmutare il Mercurio (il Bambino Gesù)  in percezione, intuizione e ispirazione (i sei angeli), fino alla definitiva illuminazione dell'Oro Alchemico, simbolo dell'Intelletto intuitivo che principia dalla metamorfosi (la Via Umida) dell'Anima (la Madonna).

I tre angeli di sinistra descrivono  l'evoluzione della percezione sensoriale (i gigli) che ha origine dallaconoscenza dei propri sentimenti corporei (le rose rosse) durante le fasi dell'introspezione enterocettiva, mentre i tre angeli di destra  indagano le immagini, le opere e intuizioni altrui durante la fase di introversione esterocettiva.  Solo in questo modo, come affremano i maestri del Tantra,  il Guru interiore incontra il Guru esteriore e l'Aura del Maestro penetra completamente nel corpo mentale del discepolo, poi nel corpo astrale e infine nel corpo fisico per operare le trasformazioni più radicali (morte dell'ego e resurrezione nel Se)


Fondendo alchemicamente  ciò che si conosce per esperienza  diretta, con ciò che si può apprendere dai santi, dai saggi e dagli illuminati.  è possibile  scoprire dentro se stessi  l'Oro dell'Intelletto Intuitivo, punto di arrivo di ogni artista che persegue la  lunga Via Umida della metamorfosi delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti del cuore nella creatività dell'anima, l'unica autorizzata ad attingere ai talenti del corpo, alle abilità della mente e alle qualità dello spirito incarnato nel corpo al momento della nascita (il Daimon).

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