martedì 14 marzo 2017

la maga di Sir Winston Churchill: Dion fortune

Dion Fortune

                                                                   
Il presente articolo, pubblicato per la prima volta in Man Mith & Magic, N. 36, Purnell - B.P.C., 1970-1971, Londra, ed in lingua italiana in Primordia No XII, Milano, Marzo 1998, è stato tradotto da Roberto Migliussi e la sua pubblicazione autorizzata dall'autore.
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Occultista, psicoanalista e scrittrice, Dion Fortune - il cui vero nome era Violet Mary Firth - nacque nel 1891 e morì nel 1946. Ad una età molto precoce mostrò segni di estrema sensibilità alle persone ed ai luoghi e divenne ben presto evidente che ella possedeva facoltà psichiche fortemente sviluppate. Essendo cresciuta in una famiglia appartenente alla Scienza Cristiana la sua marcata indipendenza di spirito e la sua inclinazione per prolungati stati di sogno ad occhi aperti gli causarono molta ansia. Il potere dell'immaginazione gioca un grande ruolo nell'occultismo ed in anni più tardi lei imparò a fare uso della fantasticheria, propriamente controllata e diretta, nel tipo di occultismo che doveva insegnare e praticare.

Quando aveva circa 20 anni Violet Firth soffrì un'esperienza traumatica che determinò il corso della sua vita. Accadde mentre stava lavorando in una istituzione educativa. Il suo datore di lavoro, la responsabile, era una donna con un carattere dominante, senza scrupoli, di una disposizione particolarmente malevola, la quale aveva studiato per molti anni le tecniche dello Yoga in India. Quando Violet senza volerlo gli si oppose la stessa rispose attaccandola con una forma di yoga simile all'ipnosi, pervertendo il processo così da produrre emanazioni distruttive. L'attacco lasciò la ragazza distrutta nel corpo e nella mente. "Fu questa esperienza che mi portò ad intraprendere lo studio della psicologia analitica ed in seguito dell'occultismo" scrisse nel suo libro più caratteristico "Difesa Psichica" (1930), uno studio sugli abusi del potere occulto e sui modi con i quali la vittima può proteggersi. Violet Firth in primo luogo esercitò come una psicoanalista Freudiana e per tutta la sua vita mantenne un forte interesse nella psicologia, pubblicando diversi libri sul soggetto con il suo proprio nome. "Nel momento in cui contemplai la dissezione di una mente sotto la psicoanalisi compresi che vi era in essa molto di più di quello riferito dalle teorie psicologiche accettate"; fu per comprendere questi inspiegabili aspetti che lei si accosto originalmente all'occultismo.

Il contatto terrificante con una indubitabile praticante di magia nera fu inoltre il punto di partenza delle sue ricerche più tarde sui modi e sui mezzi di combattere l'interferenza mentale e il dominio da parte di una persona o di un gruppo su un altro.  Imparò a diagnosticare e contrattaccare i più insidiosi tipi di attacco psichico e ben presto sviluppò e padroneggiò l'abilità di viaggiare con il suo corpo astrale, a spingere fuori il suo doppio eterico, a vedere nella visione spirituale  e altre simili pratiche di occultismo operativo. Solo dopo che fu iniziata in una società esoterica, l'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata, riuscì a curarsi completamente dal suo incontro con le forze maligne. Lei proclamò che la sua iniziazione sigillò il suo corpo eterico danneggiato che, sin dal tempo della sua esperienza, stava perdendo energia come un recipiente danneggiato. Nell'Alba Dorata si applicò sistematicamente allo studio e alla pratica della magia ed emerse come una occultista estremamente capace. Il suo proprio gruppo - La Confraternita della Luce Interiore - fu fondato nel 1920 ed è tuttora in vita.

Sotto il nome assunto di Dion Fortune scrisse ampiamente sull'occulto essendo il suo libro più importante La Cabala Mistica[1] (1925): gran parte del materiale di questo libro era collegato alle ricerche di Aleister Crowley sulla sfera delle corrispondenze magiche ed affinità simboliche. Verso la fine della loro vita questi due adepti, entrambi intenti a far rivivere gli antichi misteri, scambiarono tra di loro un certo numero di lettere.

Come molti occultisti Dion Fortune usò anche la narrativa come veicolo per le sue idee, ben conscia di poter disseminare verità incomunicabili in altro modo alle menti non iniziate. I suoi romanzi riguardano per lo più la vita di persone comuni che nel corso della loro esperienza si disilludono a causa del dolore e della sofferenza così che le loro menti si richiudono violentemente verso l'interno. Questa introversione schiude le memorie di precedenti incarnazioni, gli individui acquistano così conoscenza dello scopo delle loro vite presenti e sono capaci di agire in accordo a ciò.

Iside Nera
Due romanzi la Sacerdotessa del Mare (1938) e Magia della Luna (pubblicato dopo la sua morte nel 1957) gettano un vasto spettro di luce sulla sua personalità magica. In essi lei riferisce la storia di una sacerdotessa di Iside che arriva a restaurare il paganesimo in un mondo che ha perso contatto con le forze elementari che rendono la vita realmente dinamica. Ma non è la Iside della semplice Natura non rigenerata o piacere primordiale, emozionale o sensuale, ma il potere dell'Iside Nera, la primordiale ed elementare essenza della Donna nel suo aspetto di potere. Accoppiato al suo complemento nel maschile, spogliato delle concrescenze della civiltà attraverso la realizzazione della divinità intrinseca, questo potere è capace di produrre profonde trasformazioni nella coscienza umana.

L'Iside Nera incarna il sakti (potere) che distrugge tutto quello che non è essenziale e ostruttivo allo sviluppo dell'anima. É il potere che libera lo spirito dell'uomo dai confini dell'esperienza limitata. Le basi dell'opera pratica di Fortune prevedono di portare alla manifestazione questa sakti con l'azione reciproca magicamente controllata della polarità sensuale. Questa viene incarnata dal sacerdote, o maschio consacrato, e dalla femmina, scelta in modo speciale. Insieme recitano il Rito immemorabile formando un vortice nell'etere attraverso il quale le tremende energie della Iside Nera fanno irruzione nella manifestazione.

Dion Fortune credeva che la sua opera potesse formare un nucleo tale da permettere agli antichi misteri del Tempio di essere di nuovo operativi. Lei era, infatti, una sacerdotessa della tradizione esoterica Occidentale, la cui mappa fondamentale  è l'Albero della Vita che forma il soggetto de La Cabala Mistica.
 

[1][N.d.T.] L'edizione italiana è stata pubblicata da Astrolabio Editore,  Roma, 1973.

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