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Tutto comincia coll’esaudirsi di un suo desiderio espresso al Gatto Oreste: “Se io avessi un mondo come piace a me, la’ tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe come e’, perche’ tutto sarebbe come non e’ , e viceversa; cio’ che e’ non sarebbe e cio’ che non e’ sarebbe: chiaro?” vale a dire: vorrei vivere in un mondo “negativo” in senso fotografico, in cui quello che e’ bianco, sarebbe nero e quello che e’ nero, sarebbe bianco ed i vari colori sarebbero i “complementari” di se stessi....per poter sperimentare “l’altro aspetto” della realta’, vale a dire l’Ombra.
Inizia cosi’ l’avventura della bambina.
Chiediamoci innanzi tutto chi puo’ essere nel nostro linguaggio interiorizzato la bambina “Alice”.
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