giovedì 25 marzo 2010

Giorgio Gemisto Pletone




Partecipò al concilio di Firenze del 1438-1439, grande erudito e neoplatonico stimolo il Rinascimento Italiano.
Costantino Dragases Paleologo, che divenne nel 1448 l’ultimo imperatore di Costantinopoli;sollecitato dalle idee di Gemisto ha attaccato il latifondo ecclesiastico proponendo di dare le terre ai coltivatori, ha propugnato una forma di organizzazione platonica della società, una Repubblica ideale governata dai re filosofi, un diritto penale dove l’idea di pena si dissolveva a favore del servizio sociale, un ordinamento economico senza moneta, un esercito nazionale, anche l’idea dell’Impero retto da una flotta faceva parte del sistema, aveva sognato dunque, come Platone nella Repubblica, un sistema economico e politico, sociale e lavorativo, militare e religioso che avrebbe dovuto fare degli elleni un popolo prospero e armonioso.

Ma soprattutto Gemisto Pletone a Mistrà fonda e guida una Scuola filosofica tradizionalista, un’accademia esoterica. In essa le iniziazioni erano celebrate con entusiasmo in forme cerimoniali e ordine gerarchico tra i partecipanti, complete di calendario, liturgia, inni musicali dedicati al sole e agli astri.

In uno dei frammenti salvati dalla distruzione delle Leggi, e dalla persecuzione che subì il suo ultimo libro, si leggono, fra l’altro, alcune preghiere molto significative: " Apollo re, tu che regoli e governi tutte le cose nella loro identità, tu che unifichi tutti gli esseri, tu che armonizzi questo vasto universo così vario e molteplice ..., o Sole, signore del nostro cielo, sii a noi propizio; e tu pure, sii a noi propizia, o Luna, venerabile dea; e tu, portatrice di luce (Venere), e tu, Stilbone (Mercurio), entrambi compagni fedeli del Sole splendente, e voi, Fainon, Faeton, Pyrois (Saturno, Giove, Marte), che tutti obbedite al Sole vostro re, che l’assistete come conviene nel governo delle cose umane, noi vi celebriamo come nostri splendidi protettori, con gli altri astri che una provvidenza divina ha lanciato nello spazio ".

Tenta il ripristino degli antichi dei : " Tutto è soggetto a una legge .... Tutti gli eventi sono stabiliti dall’eternità, disposti nel migliore ordine possibile sotto l’autorità di Zeus,....."

sognava di ridare vitalità e dinamismo alla tradizione "gentile", cioè pagana, in particolare quella pitagorica-platonica rifacentesi all’antica Accademia ateniese e ai tentativi di sua restaurazione da parte del più lucido e tollerante imperatore romano, Giuliano, appunto detto l’Apostata. Dovremmo inoltre usare per lui la parola "Archaiothréskos" (fedele all'antica religione) o ancora, anche "Ethnikos" (Gentile o devotamente fedele agli Dei, alla tradizioni e all’Ethos).
E' sepolto a Rimini per volere di Sigismondo Malatesta e riposa nel tempio Malatestiano

1 commento:

Unknown ha detto...

Già... ai più un illustre sconosciuto ma certo non dimenticato dal Signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Invito a visitare il duomo in Rimini. A parte l'opera , chiaramente rifatturata nel tempo, ci sono splendidi esempi di come i Malatesta, pur sottacendo alle 'regole' del quel tempo... proprio alle regole non stavano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Gemisto_Pletone
Grazie Luigi per avermi ricordato quanto prezioso fu Gemisto per tanti nella sua epoca e per dopo.