mercoledì 17 gennaio 2018

Il giorno magico: Sant'Antonio del fuoco e del deserto protettore delle stalle e degli animali, legato al mistero di Rennes-le Chateau




Sant'Antonio del deserto, lo sciamano che parla con gli animali, 17 gennaio ricorrenza agraria di purificazione attraverso il fuoco


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In alcune zone d’Italia la sera del 17 gennaio si accendono dei falò che simboleggiano la volontà di abbandonare tutto ciò che appartiene ai mesi passati e di rinnovarsi a partire dal primo mese del nuovo anno.
I fuochi purificatori possono essere accompagnati da processioni e celebrazioni, soprattutto nelle località d’Italia particolarmente legate alla figura di Sant’Antonio Abate la cui festa, ad esempio, è molto popolare in Abruzzo, dove si svolgono processioni in costumi ottocenteschi.
Sant'Antonio Abate in Sardegna è chiamato e venerato come ‘Sant'Antoni de su fogu’, cioè Sant'Antonio del fuoco. Si narra infatti che fu lui a rubare dall'inferno il fuoco e a portarlo sulla terra per donarlo agli uomini. In Sardegna, nelle località che festeggiano il Santo, si accendono dei falò e si prepara un dolce tipico, il pan’e saba. In Toscana, a Grosseto, anche quest'anno si festeggia Sant'Antonio Abate in tante realtà parrocchiali.
I falò rievocano il miracolo che Sant’Antonio avrebbe compiuto secoli fa mettendo in fuga gli invasori stranieri e trasformando le querce in grandi torce.

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La data “17 gennaio” nasconde in se un mistero incredibilmente complesso data la sua comparsa in alcuni fatti legati all’ormai famoso mistero della chiesa di Rennes le Chateau:
17 gennaio 357 d.C. morte di San’Antonio Abate
17 gennaio 1781 morte della marchesa Marie d’Hautpoul-Blanchefort
17 gennaio dentro la chiesa si verifica il fenomeno delle “Mele Blu”
17 gennaio 1917 inizio del malessere di Sauniere
17 gennaio 1967 è stato pubblicato “Il Serpente Rosso”
Di certo non possiamo parlare di coincidenza dato che in diversi periodi, ma sempre in quella stessa data, siano avvenuti fatti interconnessi, senza ombra di dubbio, tra loro.
Abbiamo a che fare con tre morti, un evento legato a un gioco di luci e alla pubblicazione di una sorta di manoscritto attorno al quale ruota la morte per impiccagione dei tre autori.
Tutti questi elementi sono legati alla chiesa di Rennes le Chateau nel seguente modo:
1.una statua di Sant’Antonio abate si trova all’interno della chiesa
2.la marchesa Marie d’Hautpoul-Blanchefort è stata una delle ultime proprietaria delle famose pergamene trovate in seguito dall’abate Sauniere (grazie ad esse la chiesa ha subito delle modifiche. Una di esse si basa su sei statue situate dentro la chiesa ed una di esse è quella di San’Antonio abate)
3.fenomeno in base al quale la luce che filtra dalle finestre della chiesa proietti all’interno di essa l’immagine di un albero di “Mele Blu”.
4.momento in cui inizia il malessere dell’abate Sauniere portandolo a morire il 22 gennaio.
5.pubblicazione di una sorta di manoscritto inerente i tredici segni dello zodiaco (il tredicesimo è l’ofiuco o serpente). Ad ogni segno sono attribuiti dei versi in codice con dei riferimenti alla chiesa di Rennes le Chateau. I tre autori sono stati trovati impiccati diversi giorni dopo la pubblicazione.
In questa prima parte affronteremo le varie morti per vedere se tra esse vi sia una logica connessione:
1.marchesa Marie d’Hautpoul-Blanchefort (17 gennaio)
2.abate Berengere Sauniere
3.i tre autori del serpente rosso
Sul primo caso abbiamo una morte naturale, sul secondo un malessere il quale potrebbe farci sospettare un caso di omicidio e sul terzo tre ipotetici suicidi e quindi possibili omicidi.
Se la teoria che ho fatto nell’articolo “La fine della Stirpe Reale (Parte I)” si avvicina alla verità ponendo la marchesa Marie d’Hautpoul-Blanchefort come possibile membro della stirpe reale e se tale stirpe è riuscita, molto bene, a nascondersi a chi volesse toglierla di mezzo possiamo ipotizzare che la sua morte sia stata naturale.
Ma per Sauniere e per gli autori de “Il Serpente Rosso” possiamo dire la stessa cosa ?
Per il primo sappiamo che il malessere è iniziato il 17 gennaio per poi terminare con la morte il 22 dello stesso mese: abbiamo 6 giorni di tempo sono passati tra malessere e morte.
Per il secondo punto sappiamo dai pochi dati in circolazione che i tre autori sono stati trovati impiccati e le ipotesi in circolazione sono per ora solo due:........
L'articolo continua   https://lombardimistero.wordpress.com/2014/03/11/lenigma-del-17-gennaio-parte-i-tantissimi-eventi-in-una-data/

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