martedì 8 settembre 2015

Letteratura, politica, occultismo Pessoa e le sue storie parallele

Nella sua Nota biografica, Fernando Pessoa si definiva addirittura «iniziato, per comunicazione diretta da Maestro a Discepolo, nei tre gradi minori dell’(apparentemente estinto) Ordine templare di Portogallo». Era appassionato di Cabala e aveva una profonda conoscenza della tradizione teosofica e occultistica.

VISIONE MESSIANICA DELLA STORIA. Inoltre, la componente anti-borghese e anti-cristiana, sempre presente nella sua opera, unita alla visione messianica della storia del Portogallo, esprimeva idee che si possono ricondurre alla definizione di quel «pensiero illuminato» che James Webb ha definito come «pensiero che si compone di idee occulte mescolate a progetti politici e sociali».
Insomma, basterebbe questo per giustificare quanto ha scritto Giorgio Galli nel suo celeberrimo La politica e i maghi, e cioè che Pessoa, come altri suoi amici, non poteva che essere collocato all’incrocio tra la cultura occultista e la cultura di destra nell’Europa del primo terzo di secolo.
FILONE MISTICO-VISIONARIO E PROFETICO. Il rapporto di Pessoa con la tradizione teosofica e occultista va poi considerato anche «alla luce di un rinnovato interesse per il filone mistico-visionario e profetico della tradizione letteraria portoghese: dal platonismo esoterico di certa lirica di Luìs de Camões alla grande oratoria barocca di António Vieira, fino a quel simbolismo saudosista novecentesco che, almeno nella versione di Pessoa, reinventando in forme inedite il passato, fornisce a questa poesia un nuovo e più ampio respiro» (Silvano Peloso).
LA POESIA DEI SAUDOSISTES. Pessoa apparteneva a quel settore dell’intellettualità portoghese che trovava espressione nella poesia deisaudosistes, cioè quegli intellettuali che proclamavano la rinascita dello spirito della razza lusitana (una mescolanza tra il sangue ariano di greci, goti, celti, romani, normanni e il sangue semita di fenici, cartaginesi, giudei e arabi) che avrebbe permesso al Portogallo, per la seconda volta nella sua storia, di apportare qualcosa di nuovo alla civiltà europea.
DITTATURA «NECESSARIA». Pessoa riprese questi temi in diverse sue opere, da O Interregno, opuscolo pubblicato in sostegno della dittatura militare (che il poeta considerava come una condizione necessaria, seppur transitoria, per poter arrivare alla rigenerazione nazionale, che sarebbe avvenuta con l’avverarsi della profezia del Quinto impero) al poemaMensagem, scritto nel 1934, nel quale Pessoa proponeva un’interpretazione della storia portoghese in chiave occultista e simbolica, prospettando una rigenerazione che avrebbe dovuto portare alla creazione di un uomo e di un mondo nuovi.




L'incontro con Aleister Crowley e il finto suicidio
Sulla passione esoterica di Pessoa può anche essere utile ricordare una vicenda piuttosto trascurata dagli studiosi, e cioè il suo incontro, nel settembre 1930, con Aleister Crowley, pensatore e poeta occultista britannico - mentre in Germania Hitler e il suo partito nazista si imponevano, sorprendentemente, come la seconda forza politica del Paese, raccogliendo alle elezioni il 18% dei voti e 107 seggi al Reichstag - e il coinvolgimento del portoghese nel finto suicidio di Crowley.

IL CONSIGLIERE DI HITLER. Il motivo per cui questo avvenimento merita particolare attenzione è spiegato in una lettera scritta da Renè Guenon nel 1949 a Julius Evola: lo scopo del finto suicidio di Crowley in terra portoghese sarebbe stato quello di farsi credere morto per poter svolgere in segreto in Germania il ruolo di consigliere “occulto” di Hitler. Per la verità, questo ruolo non è mai stato suffragato da elementi concreti, ma tant’è: sulle inclinazioni filonaziste di Crowley non vi sono dubbi.
LA LETTERA D'ADDIO. Il 21 settembre, esattamente una settimana dopo la vittoria elettorale di Hitler in Germania, Crowley scrisse nel suo diario di voler orchestrare un finto suicidio in accordo con Pessoa. Il 25 settembre, in un’insenatura presso Cascais detta Bocca dell’Inferno, il giornalista Ferreira Gomes, amico di Pessoa e forse partecipe della messinscena, trovò una lettera fermata da un portasigarette nella quale Crowley dichiarava di essersi gettato nell’oceano. A distanza di un anno, Pessoa scrisse una lettera ironica nella quale sosteneva che Crowley, dopo essersi suicidato, si era trasferito in Germania.
CARTEGGI E ORDINI SEGRETI. L’incontro tra Pessoa e Crowley faceva tra l’altro seguito a un carteggio iniziato tra i due l’anno precedente, complici gli interessi esoterici: Crowley, già appartenente alla Golden Dawn, aveva fondato un suo ordine, l’Ordo templi orientis, di ispirazione neotemplare, e Pessoa aveva parlato nei suoi scritti di un Ordem templaria do Portugal, che si sarebbe però estinto nel 1888, anno di nascita dello stesso poeta.
Insomma, come il progressista e sinistrorso Tabucchi potesse essersi perdutamente innamorato di un Pessoa simile resta, tanto per stare in argomento, un vero mistero.


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