martedì 6 aprile 2010

Forse siamo immortali



Secondo il fisico gnostico Jean Emile Charon (defunto - insegnava alla Sorbona ed a Princeton) gli esseri umani sono immortali, in quanto lo spirito, inteso come autocoscienza, sarebbe strettamente legato agli elettroni che compongono la materia.
A suo parere queste particelle possiedono, oltre le loro ben note proprietà fisiche, anche dei caratteri "psichici", essendo capaci di riflettere e di acquisire come bagaglio proprio le esperienze vissute. Gli elettroni sarebbero le fondamentali entità "pensanti", che costituiscono così la base degli Io individuali.
Charon afferma che tali conclusioni derivano dagli sviluppi raggiunti dalla fisica contemporanea e non dalla fede religiosa.

Noi siamo parte indistruttibile del Tutto cosmico: l'universo è la nostra dimora eterna, in cui viviamo e ci evolviamo fin dal suo apparire. "Ho vissuto - egli scrive - 15 milioni di anni. Questo perché sono nato con i primi elettroni creati a partire dalla luce originale, al principio del mondo".

La fisica ormai non considera più solo una realtà costituita da oggetti inanimati ed "esterni": nei suoi interessi e nel suo campo di indagine è entrato anche lo spirito, o meglio la dimensione psichica. Quindi studiando le leggi della natura studiamo anche noi stessi, scopriamo ciò che gli gnostici definiscono il "dritto" dell'universo.
Forse tali idee sono tra quelle più "indigeste" per chi è credente e vede così sminuita e "psichicizzata" la dimensione spirituale.
E' indubbio che qui si avverte il pericolo di una banalizzazione di ciò che è per sua essenza "metafisico" e che non può essere ridotto alla sfera energetica della natura e del cosmo. E certo una frase di Charon come questa lascia fortemente perplessi: "Il compito più importante del XXI secolo sarà proprio quello di sviluppare lo studio dello Spirito, quale proprietà essenziale della materia, e dei suoi poteri".

Le teorie di Charon hanno rappresentato una "eresia" per i nostri tempi, dando vita a dibattiti e polemiche molto accese in campo scientifico, filosofico ed epistemologico.

Egli era convinto di aver introdotto nella cittadella della scienza la "metafisica", e per questo amava dire che "la vecchia fisica resta diffidente verso chi le porta a casa la metafisica", anche se, in questo caso, si tratta, a nostro parere, di una falsa "metafisica".
Tratto da:
http://www.airesis.net/ILabirintiDellaRagione/labirinti%201/Monastra%20gnosi%20di%20prince.htm

Nessun commento: