L'autobus che si ferma a Eleusi...
Nessun avvenimento storico può meglio indicare la fine 'ufficiale' del paganesimo se non l'incendio del santuario di Eleusi, attuato nel 396 da Alarico, il re dei Goti; e d'altro lato, nessun altro esempio può meglio indicare i misteriosi processi di nascondimento e di continuità della religiosità pagana. Nel V secolo lo storico Eunapio, anch'egli iniziato ai Misteri Eleusini, riferisce la profezia dell'ultimo ierofante legittimo: in presenza di Eunapio, lo ierofante predice che il suo successore sarà illegittimo e sacrilego; non sarà neppure cittadino ateniese e, ancor peggio, sarà uno che, " consacrato ad altri dèi ", sarà legato al suo giuramento " di presiedere esclusivamente alle loro cerimonie ". A causa di tale profanazione il santuario verrà distrutto e il culto delle Due Dee scomparirà per sempre.
In effetti, continua Eunapio, divenne poi ierofante un alto iniziato ai Misteri di Mithra (dove rivestiva il ruolo di Pater); questi fu l'ultimo ierofante di Eleusi, perché poco tempo dopo giunsero, attraverso il passo delle Termopili, i Goti di Alarico, seguiti da " uomini in nero " (i monaci cristiani), e il più antico e importante centro religioso d'Europa fu definitivamente distrutto.
Tuttavia, se a Eleusi scomparve il rituale iniziatico, non per questo Demetra abbandonò il luogo della sua teofania più drammatica; è vero che, nel resto della Grecia, san Demetrio ne aveva preso il posto, divenendo il patrono dell'agricoltura, ma a Eleusi si parlava - e si parla ancora - di santa Demetra, santa sconosciuta altrove e mai canonizzata. Fino all'inizio del XIX secolo, i contadini del villaggio coprivano ritualmente di fiori una statua della dea, perché essa assicurava la fertilità dei campi, ma, nonostante la resistenza armata degli abitanti, la statua fu rimossa nel 1820 da E. D. Clarke e offerta all'Università di Cambridge. Sempre a Eleusi, nel 1860, un sacerdote raccontò all'archeologo F. Lenormand la storia di santa Demetra: era una vecchia di Atene, cui un 'Turco' aveva rapito la figlia, che fu tuttavia poi liberata da un prode pallikar; e nel 1928 Mylonas sentì raccontare questa stessa storia da una nonagenaria di Eleusi.
L'episodio più toccante della mitologia cristiana di Demetra avvenne all'inizio del febbraio 1940 e fu ampiamente riferito e discusso dalla stampa ateniese: a una fermata dell'autobus Atene-Corinto salì una vecchia, " magra e rinsecchita, ma con grandi occhi molto vivaci "; poiché non aveva denaro per pagare il biglietto, il controllore la fece scendere alla stazione seguente - quella di Eleusi, appunto. Ma il conducente non riuscì più a mettere in moto l'autobus e, alla fine, i viaggiatori decisero di fare una colletta per pagare il biglietto della vecchia. Questa risalì sull'autobus, che ora potè ripartire. Allora la vecchia disse: " Avreste dovuto farlo subito, ma siete degli egoisti; e già che sono qui, vi voglio dire ancora una cosa: sarete castigati per il modo in cui vivete; vi saranno tolte persino l'erba, e l'acqua! ". " Non aveva ancora finito la sua minaccia " continua l'autore dell'articolo pubblicato sull'" Hestia ", " ed era scomparsa ... Nessuno l'aveva vista scendere. E si andò a riguardare il blocchetto dei biglietti per convincersi che era veramente stato staccato un biglietto ".
Riportiamo, a mo' di conclusione, la cauta osservazione di Charles Picard: " Credo che, dinanzi a questo aneddoto, gli ellenisti non potranno fare a meno di ritornare con la memoria a certi passi del celebre Inno omerico, dove la madre di Kore, tramutatasi in vecchia nel palazzo del re eleusino Celeo, profetizzava anche in quell'occasione e - rimproverando agli uomini la loro empità - annunciava, in un impeto di collera, terribili catastrofi in tutta la regione " .
Mircea Eliade , Storia delle Credenze e delle idee religiose, Sansoni, 1990
2 commenti:
Stupenda narrazione, grazie.
Non lo posso girare in bacheca, fbook mi ha messo in castigo, che Demetra li fulmini!
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