Causa ed effetto nell’Egitto magico religioso di Boris de Rachewiltz
Le Edizioni della Terra di Mezzo, Milano ripropongono l’opera Egitto Magico Religioso di Boris de Rachewiltz
di Franklin Baumgarten
A poco più di undici anni dalla morte dello studioso Boris de Rachewiltz (nato a Roma il 12 febbraio del 1926 e morto a Tirolo di Merano il 3 febbraio del 1997), le oltre 25 opere da lui scritte, continuano a suscitare l’interesse dei lettori. Tra le pubblicazioni postume dell’autore, vi sono l’edizione economica del Dizionario dell’Antico Egitto, di Guy Rachet, edizione italiana a cura di de Rachewiltz dei Grandi Manuali Newton, così come il testo inedito Roma Egizia, Culti, Templi e Divinità Egizie nella Roma Imperiale, di Anna Maria Partini e de Rachewiltz, Edizioni Mediterranee, Roma (anno 1999). Nel marzo del 2008 Raffaelli Editore di Rimini ripropone dopo 43 anni dalla prima uscita, il testo L’Elemento Magico nella Poesia di Ezra Pound, Collana Quaderni Poundiani n.5.
In particolare modo, l’opera Egitto Magico Religioso, edito nel 1961 da Boringhieri Torino, Biblioteca di cultura etnologica e religiosa n.37, sembra richiedere diverse riedizioni. Così nel mese di aprile del 2008 le Edizioni della Terra di Mezzo di Milano hanno ripubblicato quest’opera per la quinta volta. Le edizioni successive alla sua prima pubblicazione sono quelle di Manilo Basaia Editore nel 1982, l’edizione di Fratelli Melita Editori, raccolta di testi sul mondo della tradizione a cura di G. Bergamino, La Spezia 1989 e 1995 e l’edizione Libritalia (1997), le Metamorfosi del Sacro, sempre a cura di G. Bergamino.
L’importante testo, riproposto da le Edizioni della Terra di Mezzo al prezzo di Euro 22,00 (227 pp.), si distingue particolarmente da altri libri che trattano gli argomenti di religione e magia nell’antico Egitto. Infatti, de Rachewiltz è riuscito a mettere in luce gli aspetti magico-religiosi, ovvero di causa ed effetto, che nel corso dei secoli e dei millenni gettarono le fondamenta per i culti Egizi. Per fare ciò, l’autore, egittologo ed archeo-etnologo, aveva esaminato attentamente le origini africane dei tempi preistorici della civiltà egiziana, riconoscendo in esse le vere radici della cultura d’Egitto, invece di vedere gli archetipi della civiltà faraonica nel delta del sacro fiume Nilo. In questa maniera, de Rachewiltz parte da un’indagine di comparazione che lo spinge verso le foci del Nilo, laddove le opere rupestri africane testimoniano la presenza di riti magici. Questi ultimi sono spesso sopravvissuti come forme di stregoneria nel vasto Continente Nero, il che può dare, se letto in chiave storicistica, una spiegazione alle rappresentazioni della cultura religiosa dell’Egitto preistorico, così ricco di entità zoo-antropomorfe. Qui si raffiguravano spesso i capi dei clan delle locali tribù del paese, e sono proprio questi personaggi ed abbinamenti uomo-animale (coccodrilli, babbuini, ecc.), della preistoria d’Egitto che diventeranno in tempi faraonici le sembianze di importanti divinità, quali il dio egiziano Sebek (dalla testa di coccodrillo e dal corpo umano) oppure il sacro dio Thoth (raffigurato come babbuino).
L’opera Egitto Magico Religioso di de Rachewiltz racchiude in un unico libro non solo la storia dell’Egitto magico-religioso dalle origini fino alla fine dei tempi faraonici, esso offre anche una spiegazione ai miti legati al problema della morte, nonché ai riti della resurrezione e della psicostasia. Per chi vuole avere nozioni in veste pragmatica sugli argomenti che assimilano magia e religione nell’Antico Egitto, questo libro, giunto alla sua quinta edizione e ricco di illustrazioni e bibliografie, rappresenta un testo prezioso. Altri libri di de Rachewiltz che trattano il tema di magia e religione nella cultura dell’Antico Egitto e dell’Africa sono Il papiro magico Vaticano, Roma 1954; Introduzione allo studio della religione egiziana, Roma 1954; Incantesimi e scongiuri degli antichi Egiziani, Milano 1958; I miti e i luoghi dell'antico Egitto, Milano 1961; Testi e simboli magici egiziani. Dalla Preistoria all'Epoca Copta, Milano 1962; Eros nero: Costumi sessuali in Africa dalla preistoria ad oggi, Milano 1963; Amuleti nell’ Antico Egitto, Roma 1966; Sesso magico nell’Africa nera, Roma 1983 e Segni e formule nella magia dell'antico Egitto, Milano 1984.
Boris de Rachewiltz ha dedicato molta attenzione all’aspetto della magia nelle culture d’Africa ma va ricordato che il suo fu un approccio molto serio basato sul rigore filologico di fonti storiche in tempi storici nonché sulla metodologia di comparazione in tempi preistorici. In un’intervista a De Rachewiltz del 1970, fatta da Gianfranco De Turris, lo studioso afferma: “L’occulto e la magia hanno sempre fatto presa sull’animo umano e hanno costituito motivo d’interesse e anche di violente reazioni in altri tempi. Basti pensare ai processi alle streghe e alla Santa Inquisizione. Oggi, questo interesse si trova stimolato dalla situazione di ‘vuoto’ determinata da un progresso tecnico-scientifico estremamente accelerato cui non corrisponde un adeguato sviluppo spirituale… Il tuffo nell’occulto costituisce oggi per molti una forma di evasione dall’incongruenza del presente.”
Direbbe Francois de la Rochefoucauld: L’interesse acceca gli uni e illumina gli altri!
Boris de Rachewiltz (1926-1997)
Nessun commento:
Posta un commento