domenica 22 luglio 2018

Il più bello dei mortali è rapito in cielo, questo è il vero destino dell'umano

Secondo la leggenda Ganimede era il più bello dei mortali e per questo Zeus lo rapì, sottoforma di aquila, concedendo al padre come compenso immortali rapidissimi cavalli o un aureo tralcio, opera di Efesto. Il luogo del ratto è in origine la Troade, dove Ganimede al momento in cui venne rapito stava pascolando le greggi del padre. La leggenda che narra di Ganimede come dell'amasio di Zeus, è quella che ha preso più sviluppo nella poesia classica. Vi accennano più o meno largamente ad es. Pindaro nell'Olimpica I, Sofocle nelle Colchidi , Euripide in luoghi dell'Oreste, dell'Ifigenia in Aulide, molti epigrammi (in qualcuno è anche introdotto il motivo della gelosia di Era), Luciano, Nonno, Ovidio.

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