lunedì 21 agosto 2017

Orco e gli dei inferi

Orco (lat. Orcus) era il dio degli Inferi nella prima mitologia romana. Come con Ade, il nome del dio è stato utilizzato anche per indicare gli Inferi stessi. Nella tradizione, la sua figura fu associata anche a Dite, per poi confluire in Plutone.
L'origine di tale divinità è probabilmente etrusca (e gli Etruschi, come sappiamo, erano gli stessi Šardana): Orco è ritratto in alcuni affreschi nelle tombe etrusche come un gigante peloso e barbuto. Presso gli etruschi il destino di ogni defunto era di essere condotto in un mondo di patimenti, senza luce e speranza, popolato da creature demoniache, come Tuchulcha (Tuxul-xa, il demone) dal volto di avvoltoio e armato di serpenti (nome che fa pensare inoltre al dio dei Maya "Kukulkán"o Charun, Caronte), dal volto deforme che regge un pesante martello; il quale veniva accompagnato spesso dalla dea Vanth > TAN/DAN.TH > TAN.ITH, LIL.ITH), i quali occupavano un ruolo di primo piano come rapitori e carnefici delle anime.
Dall'associazione con la morte e con gli Inferi, il termine "orcus" cominciò ad essere usato anche per altre creature mostruose e ripreso dai bestiari medievali.
In particolare, l'italiano "orco" indica una creatura antropomorfa con connotazioni bestiali, spesso demoniache.

"DEMONIUS EST DEUS INVERSUS",
quindi, ogni cosa che in principio era considerata buona e degna di considerazione e rispetto, si tramutò ben presto nel suo esatto contrario...
Forse non tutti sanno che la parola "ORCO", ''ORCU'', o meglio ''ORCA'', significhi in realtà "Dea Luna", dall'accadico URHU, "Luna, Grande Madre dell'Universo".
E la Tomba dei Giganti chiamata "Sa Dom'e s'Orcu" (la casa dell'Orco) in Sardegna?
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Sardegna, sa Dom'e s'Orcu

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Tarquinia: tomba dei Demoni Azzurri
Un demone azzurro accompagna una defunta

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