domenica 4 settembre 2011

Plotino e l'amore per le terme


Testa di Plotino


La straordinaria chiesa di Santa Maria in Pensulis costruita sopra il complesso della villa di Zeto

Plotinio e gli ultimi suoi anni alle terme di Suio ospite nella villa di Zeto poi trasformata in chiesa!
Contro il culto della personalità, per elevare l’uomo: la filosofia italica attraverso il grande Maestro Plotino, nell’alveo della filosofia platonica, riesce a darci la serenità dovuta verso la nostra piccola esistenza, affinché la coscienza domini le degradanti passioni umane.
Nell'introduzione alle Enneadi Porfirio scrisse di Plotino: "Della sua origine dei suoi parenti, della sua patria non amava parlare: né mai permise che pittore o scultore gli facesse il ritratto, quasi si vergognasse di avere un corpo".
Morì in un luogo magico e tellurico quali sono le terre del Garigliano, nel luogo dove le acque termali di Suio curarono il suo corpo e la sua anima.

E’ lo storico R. Castrichino che dimostra, attraverso un suo preciso studio, che la chiesa di Santa Maria in Pensulis è stata edificata sopra gli arcovoli residui della villa di Zeto: gande ammiratore di Plotino e suo protettore che ospitò il filosofo alessandrino negli ultimi 15 anni della sua vita.
Con molta probabilità il cristianesimo tento in varie maniere di cancellare i luoghi sacri che accolsero il grande filosofo neoplatonico.
Dove ora esiste, nel più completo abbandono, la malandata chiesa di S. Maria in Pensulis un tempo splendeva la villa di Zeto, dove nel 270 d.C. mori, nel conforto di vari discepoli del maestro, il filosofo neoplatonico Plotino. Ancora oggi dopo lo scempio e l’abbandono si possono vedere numerosi resti, fra i quali: sarcofaghi, coperchi di sarcofaghi, basi di colonne, grotte e rottami sepolcrali. Uno di quei sarcofagi doveva contenere i resti del grande filosofo che scrisse le Enneadi.
Ecco le ultime parole pronunciate da Plotino prima di morire al suo discepolo Eustorchio:<< Ti aspetto e già mi sforzo di far risalire ciò che di divino è in noi a ciò che di divino si trova nell’universo>>

Nessun commento: